30 Novembre 2020
Ci sono varie guarigioni nella persona. Ma se vuoi la guarigione di tutta la vita, è possibile solo grazie all’amore. Conoscete Chiara Corbello Petrillo? E’ una giovane santa del nostro tempo. E’ morta a 28 anni a causa di un bruttissimo tumore. In sé però aveva la pienezza della vita. Pur avendo un cancro, era sana. Aveva anche fallito nell’amore sentimentale, ma Gesù l’aveva sanata e trasfigurata. Ella aveva imparato ad amare, sapeva amare. Aveva un corpo torturato dalle metastasi, ma nel suo essere era una persona “guarita”. E’ morta dicendo a coloro che le stavano intorno: “Vi voglio bene”. E così si consegnava alla morte come una sposa che va incontro allo sposo. Noi sappiamo raccontare le varie sofferenze. A qualcuno le dobbiamo pur dire! Ma sapete qual è la sofferenza più grande? E’ quella di non amare. Pertanto ciò che primariamente deve guarire in me, in voi, in ciascuno è l’amore. Come posso essere totalmente me stesso, fino in fondo? Solo se sono vero nell’amore. Trovo felicità solo in esso. Ma posso avere delle debolezze nell’amore? Certamente ci sono. Fanno parte delle fragilità che mettono in evidenza la mia incompiutezza. Ma se sogno, e pian piano entro nell’amore maturo, viene fuori tutta la mia bellezza, la mia capacità di resistenza ed il profumo dell’intelligenza creativa. Alcune volte mi è capitato di essere fisicamente stanco o anche dolorante. Ma se qualcuno ha bussato alla mia porta per chiedermi la grazia di Dio, attraverso la confessione, vi posso dire che il Signore mi ha dato la forza di essere disponibile ed attento. L’amore à più grande della stanchezza e della sofferenza! Anzi anche questa, se offerta consapevolmente, è amore.