17 Novembre 2020 > Beati i puri di cuore perché vedranno Dio
Vedere Dio equivale a contemplare il suo volto, stare alla sua presenza. Questo è possibile ai “puri di cuore”. Contemplare Dio è un ideale alto, ma ogni cristiano deve metterselo come programma di vita. Come arrivarci? Contemplare significa vedere. Ognuno desidera vedere la realtà con la quale viene in contatto. Vi sono però diversi modi di vedere. Il primo è con gli occhi. Ma non si riesce a vedere Dio, perché è spirito purissimo ed invisibile. Un altro modo è la vista dell’intelletto che formula idee chiare e principi astratti, offrendoci una visione superiore. Ma non basta per vedere Dio perché Egli supera ogni intelligenza umana. Eppure Gesù ha promesso la visione di Dio: “Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio” (Mt 5,8). Dio è amore. Noi, grazie a Lui, grazie all’impronta di amore che ha lasciato in noi sue creature, possiamo amarlo ed incontralo nel cuore, cioè nel nostro essere persona – capace di amare. Leonardi da Vinci afferma: “Un grande amore è figlio di una grande conoscenza” per cui uno ama il bello che ha conosciuto. I cristiani possono dire il contrario: “Una grande conoscenza è figlia di un grande amore”. Ora Dio è “Amore” (1Gv 4,8). Quindi come posso conoscerlo? Facendo esperienza del suo amore che mi rende capace di amare. E così incontrarlo e vederlo nell’amore. Senza la carità (senza l’amore) è impossibile conoscerlo.