Il diario diventa memoria da visitare. In esso ritrovi ciò che la mente lascia fuori porta e ciò che il cuore non sente più come pulsazione forte e carica di emozioni. Il diario diventa il museo aperto che custodisce tanti dipinti, tanti mosaici, tante opere d’arte compiute ed altre incompiute. Ma sono lì e le puoi visitare. Ed il visitatore sei solo tu e chi vuoi che venga con te. È anche lo scrigno dei ricordi e la misura della crescita. Beh! Insomma non è uno strumento inutile ed infantile. È necessario però che il suo autore sia vero, schietto e lo usi come strumento di confronto con se stesso, come specchio positivo, per dirsi e darsi degli obiettivi, per correggere il lamento in impegno, i fallimenti in occasione favorevole per cambiare rotta, le cadute in prove di verifica per rialzarsi prontamente.