8 giugno 2021
Siamo chiamati a riempire il tempo con i nostri sogni. Sognare spinge e offre motivazioni ideali per reiventare la nostra vita, superando la logica della lamentela. La prima fase della pandemia aveva evidenziato in tanti il bisogno di tornare ad essere migliore di primi. La seconda fase ha rimesso nel cuore lo scoraggiamento. Non ce lo possiamo permettere. E’ fondamentale rianimare la speranza che qualcosa possa e debba cambiare. Bisogna trovare le parole che ci animano e scommettere su di esse. La prima parola è proprio “coraggio”. In giro c’è ancora tanta paura. Perché? Forse, nella società contemporanea, c’è stata un’educazione che ha accentuato il segno dell’egoismo, del pensare a se stessi. Nasce così una certa paura di perdere qualcosa o qualcuno, trattato da cosa, che genera atteggiamenti di difesa che possono mutarsi in violenza. Lo stesso uso degli stupefacenti, il ricorso alle varie forme di dipendenze, nasconde in sè la via di trovare rimedio a qualche disagio. L’egoismo del voler essere al centro dell’attenzione, del non perdere la logica del “branco” è tutto un cumulo di paure che si vogliono risolvere con l’illusione di sostanze e di scelte illusorie e anestetizzanti. Creano euforia, ma non rendono felici. C’è la paura di perdere un mondo irreale e sofisticato. La risposta all’egoismo, alla paura è il coraggio del valore del proprio essere. E’ la scommessa sulla realtà, partendo propria dalle paure da lottare invece di stare ad esorcizzarle con palliativi che lasciano un vuoto profondo.