16 gennaio 2021
Sarà successo tante volte anche a noi che quella che pensavamo fosse una soluzione ad un nostro problema sia diventato un tormento. E così tante volte una via d’uscita diventa un vicolo cieco. Nella storia dell’emorroissa le soluzioni devastanti vengono chiamate medici: aveva sofferto a causa di molti medici! Ritorniamo al parallelismo con la bambina di dodici anni. In quel caso si faceva riferimento al padre, capo della sinagoga, che chiede a Gesù di imporre le mani. Così facendo consegna la sia paternità fallita a Gesù, il Messia. L’abbiamo letta come fallimento di una religione arrivata ormai al capolinea. La donna emorroissa vive un altro tipo di fallimento, quello prodotto dalla sapienza umana. I dottori, che per definizione sono quelli che “sanno”, nel caso specifico, non riescono a curare la donna e, anzi, le fanno spendere tanti soldi e tante risorse. Dodici anni della sua vita dietro ai dottori e finalmente, ora, si apre ad altro. Ha speso tutti i suoi beni senza risolvere nulla. Sta peggio di prima. Questo è il suo stato quando entra nella scena del vangelo. Ecco la sua delusione: aveva pensato di trovare soluzione nella sapienza umana ed invece in essa non ha trovato soluzione al suo male. Finalmente ha capito. Ella, fino a quando aveva qualche risorsa, andava dietro ai medici, a molti medici. Spesso ci si incaponisce dietro ai rimedi umani, perché la sofferenza è grande. La mente è chiusa e si continua a puntare sulla via sbagliata fino a quando non finiscono le risorse. Non siamo ingenui: sul Web c’è ancora tanta gente, che si dice di scienza, che vende illusioni per la salute, per i problemi affettivi; c’è chi propone di recuperare gli anni scolastici perduti senza la fatica dello studio. C’è un giro di guadagno incalcolabile!