Giovedì santo:
Giorno memoriale dell’Istituzione della Santissima Eucaristia,
del sacerdozio ministeriale
e consegna del comandamento dell’amore.
SEGNO: ogni famiglia si procuri un pane, che verrà posto sul tavolo di casa (dove solitamente la famiglia si riunisce per consumare i pasti). Accanto al pane si ponga anche una bottiglia di vino. Sono i due simboli dell’Eucaristia. Sul tavolo ben preparato, si ponga anche il grano germogliato e si accendano dei lumi.
All’ora in cui si celebra in chiesa la Messa della Cena del Signore, o in altro momento, la famiglia si siede attorno al tavolo. Si aggiunga un posto in più: li siede GESU’. Si compia, se si vuole, il gesto della LAVANDA DEI PIEDI (i genitori lavano i piedi ai figli e viceversa, sempre con le dovute precauzioni).
Prima di compiere questo gesto si legga opportunamente il brano del Vangelo, che ricorda la lavanda dei piedi e il comandamento dell’amore (riportato in seguito).
Al termine della Messa della Cena del Signore,che sarà celebrata in Chiesa alle 18.30 e sarà trasmessa in diretta Facebook, il Parroco, dalla scala dell’ingresso principale della chiesa, benedirà il pane che è tenuto in casa. In serata, si consumerà il pane tutti insieme, in ricordo dell’ultima cena di Gesù. Prima di consumarlo, si reciterà la preghiera, che si trova in queste pagine. Un pezzo di questo pane benedetto, si conservi. Tramanderemo così alle future generazioni l’importanza di questo pane, racconteremo di questo giovedì santo 9 aprile 2020. All’imbrunire, si accenda un lume, una candela o una luce sul balcone, terrazza o finestra, per ricordare l’istituzione dell’Eucaristia.
Dal vangelo secondo Giovanni (13, 1-15)
Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo». Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete mondi». Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi».
Preghiera prima di spezzare e condividere in famiglia il pane benedetto del giovedì santo
Signore, questo pane, da te benedetto, in questo giorno particolare, in cui non possiamo nutrirci del pane Eucaristico, sia memoria del tuo dono. Saziaci del tuo amore, perché anche noi possiamo diventare fragrante e profumato pane, generosamente offerto per la vita dei nostri cari e di tutti coloro che incontriamo nel cammino. Vieni, Pane per la nostra fame di amore, e benedici la nostra famiglia. Siedi a mensa con noi, Signore Gesù e resta con noi per sempre.