13 aprile 2021
Esercizio sul possesso della nostra fede. Abbiamo già fatto un esercizio sulla storia delle nostre guarigioni. Abbiamo sottolineato più volte che la salvezza non ce la possiamo dare da soli, così pure che le paure non possono essere vinte grazie al nostro sforzo. E’ vero però che c’è una parte che tocca a noi. Si tratta del nostro modo di dire di “sì” a Dio, il nostro modo di fidarci di Lui. Questi sono i nostri atti di fede: ci siamo lasciati guidare dallo Spirito. Ovviamente gli atti di fede sono diversi da persona a persona. Ognuno può ricordare ed avere presenti i suoi. Si tratta di andare oltre i sentimenti o gli stati d’animo. Si parla di atto di fede, cioè di cose concrete. Abbiamo dovuto lottare, ma poi abbiamo fatto qualcosa che faceva diventare concreto l’abbandonarci in Dio. Si tratta di un atto di fiducia non nelle nostre forze e nei nostri pensieri, ma un fare secondo la parola e la potenza del Signore in cui crediamo. E’ bene ricordare le cose fatte concretamente come atto di fede! Atti di fede compiuti sin da bambini e poi, mano mano nella crescita. Atti tutti che ci hanno aiutato a cambiare atteggiamento di fronte alla realtà. Sono atti di fede che dicono il mio, il tuo perché e per chi concretamente vivere la vita reale. Ci si rifà a tutte quelle volte in cui abbiamo permesso a Dio di fare il suo mestiere di Dio. La fede concreta della donna del vangelo sta in quella sua decisione che le fa pensare e dire a se stessa: “Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata” e non si ferma al pensiero, ma si fa largo tra la gente e va a toccare il mantello di Gesù. Questa è la fede che l’ha salvata.