5 marzo 2021 > 16° giorno di Quaresima
La donna che pensava che bastasse “toccare Gesù” per essere salvata, di fatto era arrivata già al quinto passaggio del processo, percorso in senso buono. Seguiamolo. Al suo orecchio arriva la Parola che illumina la mente e ricorda la bellezza di tutto ciò che “è vero, giusto, puro, amabile, virtuoso e lodevole” (Fil 4,8). A questo punto non se la lascia sfuggire, ma dialoga con essa, la fa scendere nel profondo del suo animo; poi inizia il combattimento: quella parola che si sta accogliendo è talmente bella da prenderla sul serio; è qualcosa che la mette in discussione, che la invita a cercare la parte migliore di sé per distaccarsi dal male, dalla superficialità e mettere da parte tutto ciò che in lei non è secondo la logica dell’amore. E’ un combattimento proficuo perché cerca e prepara uno scatto interiore, un puntino piccolo che sa di decisione, sa di “sì” a quella luce penetrata, grazie all’ascolto. Ed allora arriva il consenso. A questo punto avverte una gioia ed un desiderio a voler mettere in pratica tutto ciò che quella luce indicava. Si tratta di “amore” pacato, tranquillo verso qualcosa di bello, che non sa dell’inganno e del buio del peccato. In lei è ormai chiaro ciò che bisogna fare e mettere subito in atto. E’ l’attrazione verso l’incontro con Dio, la ricerca di un contatto, di un relazione con Lui. Si sente coinvolta in una logica di amore e di fiducia.