20 marzo 2021 > 31° giorno di Quaresima
La caratteristica di tutti i sacramenti è la capacità di rendere presente e attuale la potenza di Dio a nostro favore. In essi vengono coinvolti i cinque sensi. Se vuoi capire tutto, sappi che questo non succede tranquillamente; è necessario viverli e fare esperienza della loro potenza e forza. Sono come il mantello da toccare. Concretezza quindi. Li riceviamo come dono e l’esperienza certifica la loro efficacia. Ad esempio: quando ti confessi ed esci da quel luogo, in quel momento, non ti succede di avere la percezione chiara che qualcosa è cambiato, che riprendi a vivere secondo una direzione, che sei stato toccato dall’amore di Dio? Meccanicismo? No di certo. Questo, come tutti gli altri sacramenti ti vengono offerti, ma hanno efficacia poderosa se li accogli. Essi agiscono “ex opere operato, non ex opere operantis”, cioè nel senso che la loro efficacia non dipende dalla santità del ministro che lo celebra, ma che è Dio che agisce, e chi lo riceve lo accoglie consapevolmente e con fede. Così è scritto nel catechismo della Chiesa Cattolica: sono “segno della potenza divina e salvifica del Figlio di Dio che, mediante la vita sacramentale, salva la persona umana nella totalità”. Da qui il passo è breve per arrivare a questa conclusione: se vuoi toccare il mantello di Gesù, cammina sulla strada dei sacramenti. Non basta sapere che ci sono. Bisogna frequentarli con fede. Devi frequentarli dentro quella folla di persone insufficienti e difettose che costituiscono la chiesa di Gesù.