15 marzo 2021 > 26° Giorno di Quaresima
Gesù è capo di un corpo con il quale forma una famiglia che si chiama chiesa. Egli lo sa che i cristiani non sono i migliori del mondo, e non sono perfetti. Ma Egli sta con questa famiglia dove è possibile toccare il suo mantello. E’ lì che è possibile incontrarsi col suo corpo e col suo sangue. In questo corpo Gesù amministra la grazia attraverso i suoi sacerdoti, nonostante le loro inadeguatezze. Ecco cosa scrive Francesco di Assisi nelle Fonti Francescane sui preti: “Il Signore mi dette e mi dà una così grande fede nei sacerdoti che vivono secondo la forma della santa chiesa romana, a motivo del loro ordine, che anche se mi facessero persecuzione, voglio ricorrere proprio a loro. E se io avessi tanta sapienza e mi incontrassi in sacerdoti poverelli di questo mondo, nelle parrocchie in cui dimorano, non voglio predicare contro la loro volontà. E questi e tutti gli altri io voglio temere, amare ed onorare come miei signori. E non voglio considerare in loro il peccato, poiché io riconosco in loro il Figlio di Dio e sono i miei signori. E faccio questo perché, dello stesso Altissimo Figlio di Dio nient’altro vedo corporalmente, in questo mondo, se non il santissimo corpo e il santissimo sangue suo che essi ricevono ed essi solo amministrano agli altri”