21 Ottobre 2020 > Il discernimento degli spiriti
A proposito dei pensieri, non ci sono soli quelli cattivi da cui guardarsi; ma anche pensieri buoni da assecondare. Se il male scaturisce da un pensiero cattivo, che si chiama “suggestione”, il bene nasce da un pensiero buono che si chiama “ispirazione”. Il segreto sta nel saper distinguere questi due tipi di pensiero. Si tratta di operare il “discernimento degli spiriti”. C’è dentro ciascuno di noi la possibilità di essere ingannati, facendo passare ed assecondando un pensiero cattivo per buono. Chi ci aiuterà nel discernimento? Subentra la figura del padre spirituale, al quale raccontare i pensieri che ci muovono per l’azione. E’ lui che discerne se si tratta di un pensiero buono o cattivo. La tendenza a voler nascondere il proprio pensiero è già indice di qualcosa che non va. Al padre spirituale raccontiamo non ogni pensiero che ci passa per la testa, ma solo le suggestioni, che ci inducono a decidere di fare o non fare una certa cosa. Tutto questo per riconoscere la bontà presunta o reale di quel pensiero. Consigliarsi con chi? Con uno qualsiasi, con l’amico/a del cuore? No. Ma con un bravo padre spirituale, qualcuno di cui siamo certi che è guidato dallo Spirito santo. Solo chi ha questi requisiti può dire, come un profeta, che cosa Dio desidera da noi. Oggi, più che mai, che viviamo in un mondo nel quale tutto è relativo, per cui spesso ciò che è male ci sembra bene o ci viene consigliato come tale, abbiamo assoluto bisogno di una guida spirituale seria. Spesso ci si lascia prendere dalla superficialità e dalla mancanza di tempo. Beh! Se ammalarsi fisicamente e non curarsi è un male, ammalarsi spiritualmente lo è ancora di più. C’è in gioco la nostra felicità!