26 dicembre 2020
Ancora sul flagello della paura
Perché non si riescono a dire i “no” che è giusto dire?
Per la paura di deludere: non mi sbilancio, non mi apro mai del tutto, non mi fido di tutti per non passare per persona difficile, evito i confronti, smusso le tensioni, mi comporto da ipocrita insomma.
Perchè sono possessivo?
Per la paura di perdere il controllo. Di conseguenza: sto sempre col freno a mano tirato, non mi lascio andare, ho l’ossessione per la mia incolumità, non mi fido di nessuno, mi arrabbio facilmente, divento come una bestia se le cose non vanno come la penso io. Rabbia che dura pochissimo.
Perché sono sempre scontento di me stesso?
Per paura di non esser perfetto. Da qui: mi vergogno, non chiedo aiuto a nessuno, cerco di passare inosservato, non accetto critiche, non riesco a superare il passato, mi fingo maturo e libero, voglio risultare sempre forte e mai debole.
Perché devo piacere e sedurre?
Per la paura di non avere importanza. Di conseguenza: straparlo, amplifico i racconti e li manipolo, entro in competizione, denigro gli altri, scimmiotto i sentimenti, faccio il maschio dominante, mi pavoneggio con i miei successi e le mie abilità, ho terrore delle umiliazioni, mi svendo per non esser escluso, mi faccio compatire.