28 maggio 2021
Ci sono cose che non funzionano. Se ci guardiamo attorno e siamo attenti, pur vivendo in un mondo con persone in movimento, ci rendiamo conto di quanta solitudine ci sia. C’è la solitudine individuale. Che vuol dire? C’è la paura di guadarsi dentro. Guardarsi dentro sarebbe una bella compagnia per dialogare con se stessi, con le risorse e con i propri limiti, ma si ha paura e ci si anestetizza con mille altri surrogati, che alimentano la solitudine. E’ la sindrome di chi è sempre pieno di cose da fare, di chi non ha mai tempo. Illusione di essere in compagnia. In realtà si è molto soli! Muti nel proprio dolore e chiusi al dialogo con se stessi. La canzone di Simone Cristicchi provoca ad entrare nel mondo del proprio essere: “Ti sei mai guardato dentro? Ti sei mai chiesto del tuo desiderio profondo? La nostalgia che si nasconde dentro te. Che cosa ti abita?”