Riprendo anche oggi l’immagine e la parola di Papa Francesco in quello scenario di solitudine e di presenza orante di Piazza San Pietro.

Ecco un passaggio della sua omelia: ” La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità. Ci dimostra come abbiamo addormentato e abbandonato ciò che alimenta, sostiene e dà forza alla nostra vita e alla nostra comunità”.

Il Papa usa due verbi che sottolineano la responsabilità di un certo fallimento in ordine alla cura delle priorità: “addormentato e abbandonato”. Se si coltiva il sonno della coscienza e si abbandonano le radici spirituali e culturali, l’albero non cresce, ed i frutti sono solo appariscenti e fragili. Emerge il desiderio di “priorità” che facciano memoria della radici