II Domenica di Avvento Anno C
Dal vangelo secondo Luca
1 Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell’Abilene, 2sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. 3Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, 4com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!5Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
6Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Riflessione
Chiamati dalla Parola a preparaci perché il Signore viene. La persona modello di questa preparazione è Giovanni Battista. Dove si prepara? In quale luogo. Nel deserto di Giuda. Qual è lo scenario geografico, politico-sociale e religioso nel quale Giovanni vive? Siamo intorno al 28° anno dopo la nascita di Gesù Cristo. E i personaggi politici li conosciamo: l’imperatore romano Tiberio, il governatore della Giudea Ponzio Pilato, Erode Antipa, Filippo e Lisania: tutti realmente esistiti. Quelli religiosi li conosciamo pure: Anna e Caifa. E’ uno scenario di governo su ebrei e pagani. In questo scenario Dio parla. Ma a chi? Non certamente a questi uomini distratti dagli affari sociali e religiosi; appariscenti, ma incapaci di accogliere la Parola che vuole diventi realtà – storia un progetto diverso dal loro. Il testo di Luca afferma: “ la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto”. Abbiamo l’invisibile parola di Dio, il piccolo deserto di Giuda, la persona di Giovanni col Libro della Sacra Scrittura che è aperto sulla profezia di Isaia. Giovanni nella solitudine e con il Libro di Isaia. E’ quanto basta per portare a compimento una storia di salvezza iniziata dalla creazione. Cosa fare per prepararsi ad accogliere la Parola che si fa carne, il Figlio del Padre? E’ detto nel Libro di Isaia: “Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!”. Giovanni Battista fa sua questa Parola. Si prepara per la venuta di Gesù ed indica a tutti il percorso da fare: entrare in battesimo di conversione. Che cosa impedisce di vedere e di lasciare entrare la salvezza di Dio in me, in te? Sentieri storti e burroni di una vita in disordine, consegnata al peccato, all’indifferenza, alle bassezze di questo mondo; monti e colli di superbia ed orgoglio dove non abita l’amore per Dio, per se stessi e per gli altri. Che fare? I verbi sono stringenti: raddrizzare, riempire, abbassare, rendere diritte, spianare. C’è tutta un’altra direzione da dare alla propria persona e alla propria vita. La Luce da seguire per il cambiamento si chiama Parola di Dio. Fatti guidare dalla Parola. La Parola che si fa carne è la Via di salvezza. E’ Gesù che è venuto, viene e verrà.