15 giugno 2021 L’uomo in armonia con la terra
L’umiltà va a braccetto con la verità. E’ riconoscere la propria pochezza ed il proprio valore; il bisogno di trovare una relazione di serenità con la natura, con il prossimo e con se stesso. Gli occhi per vedere le foglie mosse dal vento, le sfumature dei colori del cielo, dall’azzurro al celeste, dalle nuvole bianche a quelle scure che minacciamo pioggia, per vedere il mare, l’alba e i tramonti. E poi fermarsi un attimo e sentire lo smarrimento e la gioia di poterci essere in questa armonia con la terra. E’ umiltà. Le mani ed i piedi per toccare la terra, l’acqua, ciò che è duro e ciò che è morbido, ciò che è caldo e ciò che è freddo, ciò che è piccolo e ciò che è grande, i battiti del cuore e il sudore della pelle. E poi fermarsi un attimo e sentirsi toccati a sua volta da ciò che si è toccato. Le orecchie per ascoltare il sibilo del vento, lo scorrere dell’acqua, lo scoppiettare del fuoco nel camino, il silenzio della neve che cade soffice. Fermarsi e percepire che anche la presenza dell’uomo è ascoltata dalla natura. E’ umiltà. Ci si rende conto di far parte di un tutto a tal punto che Francesco di Assisi chiama ogni cosa “fratello e sorella”. Il gusto per percepire i sapori, l’odorato per la varietà dei profumi sono la percezione di diversità e di armonia. E poi fermarsi e riflettere sulla percezione che le cose e le persone hanno del ph della propria pelle, se sia acido o neutro, se sa di dolce o di salato. E’ umiltà.