Chiesa Madre di Diamante

IO SONO IL PANE VIVO DISCESO DAL CIELO

Ostensorio (1)

Solennità del Corpus Domini

Dal Vangelo secondo Giovanni6, 51-58

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Riflesione

La solennità del Corpus Domini nacque nel 1247 nella diocesi di Liegi, in Belgio, per celebrare la reale presenza di Cristo nell’eucaristia in reazione alle tesi di Berengario di Tours, secondo il quale la presenza di Cristo non era reale, ma solo simbolica.

Crediamo fermamente che il pane ed il vino eucaristici, non solo durante la santa messa, ma anche in noi che li riceviamo e li conserviamo nel tabernacolo, sono realmente il corpo ed il sangue di Gesù.

Alcuni punti fermi da ricordare e vivere: 1) Gesù è il pane vivo. Chi lo riceve e lo accoglie degnamente viene vivificato; 2) La nostra risurrezione finale avviene grazie a questa forza vitale di Gesù dentro di noi; 3) la partecipazione alla santa messa domenicale rende chiara la nostra appartenenza alla chiesa che è “corpo di Cristo”, di cui noi siamo membra; 4) la nostra partecipazione con fede e devozione rende visibile Gesù che continua ad amare e salvare l’umanità, coinvolgendoci in questo progetto meraviglioso; Gesù lo dobbiamo adorare in noi, tabernacolo umano, e nel tabernacolo di ogni chiesa dove è custodito, ma anche nelle persone da amare e servire come abbiamo imparato da Lui. Insomma, l’eucaristia non è un “simbolo spirituale”. E’ vita reale, concreta, efficace in Cristo, con Cristo, per Cristo!

Facebook
Twitter
WhatsApp