2 giugno 2021
C’è un’altra cosa che oggi non funziona bene. Si tratta della consapevolezza. Che cosa vuol dire? Prendiamo in esame la comunicazione. Lo sappiano che non è facile comunicare faccia a faccia, in immediatezza. Allora qualcuno ha scoperto la comunicazione virtuale. L’incontro tu a tu impegna a 360 gradi, mette in movimento vista, gusto, odorato, tatto. E’ un’interazione di gesti e sentimenti. L’incontro tu a tu mette in moto una dinamica unica. Dietro un messaggio alfabetico o grafico o numerico si nasconde la solitudine che si vuole risolvere dialogando da oggetto a oggetto. Ma si può parlare di vero dialogo? C’è una bella differenza tra lo scrivere un messaggio come “ti amo” su un telefonino e quello pronunciato mentre ci si guarda negli occhi, mentre si sta di fronte l’uno all’altro. Sono convinto che la vita va toccata. La consapevolezza cresce mentre si tocca la vita. Essa è fatta di esperienza. Magari si sbaglia, ma poi ci si riprova e si va per il verso giusto. L’esperienza reale fa prendere consapevolezza di che cosa sia vita e di che sia morte; aiuta a distinguere tra bello e brutto, tra finito ed infinito, tra odio e amore. Lo senti, lo gusti, lo tocchi, lo scegli.