17 giugno 2021
La creatività è vita. La vita in sé ha un senso. A meno che uno non voglia viverla, non voglia impegnarla, la voglia solo far trascorrere, la vita ha sempre un senso. Ha un senso svegliarsi, guardare dalla finestra che tempo fa, salutare e fare una carezza ai propri familiari, lavarsi, pregare, fare colazione, pensare agli impegni della giornata, mettendo in conto che non tutto dovrà essere da copione, da progetto. Infatti non siamo padroni del tempo, dei luoghi, delle persone che incontriamo, non siamo neanche padroni di noi stessi; siamo parte di un tutto molto ampio e vario. Anche oggi ci giochiamo la partita del cuore che è la vita di queste ventiquattro ore che porta con sé tanto mistero. E che cosa possiamo metterci di nostro? Il coraggio, l’umiltà e la creatività. Con la creatività mettiamo in crisi gli schemi, perché in ogni nostro movimento fisico o mentale non ci siamo solo noi, ma c’è un mondo di persone e di cose da incontrare, con cui relazionarci. Ci sono situazioni di gioia che ci rendono euforici e ci sono tempi di difficoltà e di tristezza che creano altri sentimenti e anche in questi momenti possiamo essere “creativi”, anzi spesso i momenti difficili mettono in moto capacità di reazione e di risposte impreviste. In certe situazioni di sofferenza sono stati creati capolavori di pittura, di musica, di canzoni, di poesie. In certe situazioni difficili sono sorti sogni nei quali si crede e si mettono su opere di valore solidale prima impensate. Nella crisi economica o nella perdita del lavoro, la creatività ha fatto avanzare la mente, le mani ed i piedi su sentieri alternativi d’invenzioni straordinarie. Molti giovani hanno abbandonato l’idea messa nella loro mente del posto fisso per entrare, con successo, nella logica di nuovi lavori o di ripresa di attività accantonate da un certo progresso.