20 luglio 2021
La gioia è fatta di piccole cose: un gesto di attenzione e di cura, una carezza senza parlare, la condivisione di una bella notizia, il senso di umorismo anche nei momenti difficili, Anche in questi momenti, se riesci a trovare una fessura che ti fa andare oltre, stai coltivando la gioia. Nei momenti di crisi ci viene di chiuderci in noi stessi. Ci può stare. Ma è importante lasciare una fessura dalla quale fare uscire la tristezza e fare entrare la gioia. Eccovi una descrizione semplice ed efficace della gioia. La prendiamo di fioretti di San Francesco di Assisi:”In una fredda e ventosa giornata d’inverno, San Francesco d’Assisi e frate Leone erano sulla strada che da Perugia portava a Santa Maria degli Angeli. Frate Leone chiese a Francesco: “Padre, te lo chiedo nel nome di Dio, dimmi dove si può trovare la perfetta letizia”. E san Francesco gli rispose così: “Quando saremo arrivati a Santa Maria degli Angeli e saremo bagnati per la pioggia, infreddoliti per la neve, sporchi per il fango e affamati per il lungo viaggio busseremo alla porta del convento. E il frate portinaio chiederà: Chi siete voi? E noi risponderemo: Siamo due dei vostri frati. E Lui non riconoscendoci, dirà che siamo due impostori, gente che ruba l’elemosina ai poveri, non ci aprirà lasciandoci fuori al freddo della neve, alla pioggia e alla fame mentre si fa notte. Allora se noi a tanta ingiustizia e crudeltà sopporteremo con pazienza ed umiltà senza parlar male del nostro confratello (…) scrivi che questa è perfetta letizia. E se noi costretti dalla fame, dal freddo e dalla notte, continuassimo a bussare piangendo e pregando per l’amore del nostro Dio il frate portinaio perché ci faccia entrare, e lui ci dirà: Vagabondi insolenti, la pagherete cara. E uscendo con un grosso e nodoso bastone ci piglierebbe dal cappuccio e dopo averci fatto rotolare in mezzo alla neve, ci bastonerebbe facendoci sentire uno ad uno i singoli nodi. Se noi subiremo con pazienza ed allegria pensando alle pene del Cristo benedetto e che solo per suo amore bisogna sopportare, caro frate Leone, annota che sta in questo la perfetta letizia. Ascolta infine la conclusione, frate Leone: fra tutte le grazie dello Spirito Santo e doni che Dio concede ai suoi fedeli, c’è quella di superarsi proprio per l’amore di Dio per subire ingiustizie, disagi e dolori”.