Chiesa Madre di Diamante

La narrazione

31 marzo 2021 > Mercoledì Santo

Il percorso di risanamento può considerarsi chiuso quando si è riusciti a chiamare le cose col proprio nome. Quella donna infatti vince la paura che ha dentro quando ha la consapevolezza vera e matura di ciò che le è accaduto: “sapendo ciò che le era accaduto”. Quando ella parla con Gesù dice “tutta la verità”. Gesù vuole un rapporto personale con ciascuno di noi, ma nello stesso vuole che noi siamo consapevoli di tutto ciò che ci è successo. Una grazia così importante non la si può vivere senza averne consapevolezza razionale. Sappiamo infatti che la grazia non rientra nella magia, ma è dono. Questo dono non può esser disperso né lasciato al caso. Ciò che Dio fa in noi, bisogna sapere che l’ha fatto Lui e bisogna saperlo raccontare. La storia di questa donna ora la conosciamo perché è stata raccontata; ed è stata raccontata perché è stata vera e veramente vissuta. Questa è la narrazione. Così la guarigione è sorta da una parola udita e finisce con una parola detta.  E’ anche un metodo educativo molto importante nella relazione genitori – figli. Se si vuole crescere bene un bambino, ci si mette vicino e si chiede di raccontare cosa gli è successo, come ha passato la giornata, cosa custodisce nel suo cuore. Tutti abbiamo bisogno di raccontare cosa ci è successo. Possiamo dire che l’uomo è il suo racconto. La sua personalità sta nella sua memoria e quindi nella capacità di raccontarsi.

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