Dal vangelo secondo Matteo 21,1-11
“La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!».
Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea”.
Dal vangelo di Matteo 26,14 -27,66: Allora il governatore domandò loro: «Di questi due, chi volete che io rimetta in libertà per voi?». Quelli risposero: «Barabba!». Chiese loro Pilato: «Ma allora, che farò di Gesù, chiamato Cristo?». Tutti risposero: «Sia crocifisso!». Ed egli disse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora gridavano più forte: «Sia crocifisso!».
A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Costui chiama Elia». E subito uno di loro corse a prendere una spugna, la inzuppò di aceto, la fissò su una canna e gli dava da bere. Gli altri dicevano: «Lascia! Vediamo se viene Elia a salvarlo!». Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito.
Riflessione
A Gerusalemme in quei giorni di preparazione alla Festa di Pasqua ascoltiamo quattro grida, due da parte della folla e due da parte di Gesù. La folla in festa lo accoglie e grida: “Osanna al Figlio di Davide…”. Una città in festa. E poco dopo altre grida: “Sia crocifisso”. Perché questo cambiamento? E’ la storia dei cambiamenti di direzione per motivi politici, economici, sociali, religiosi. Dove sta la fedeltà fino in fondo?
E c’è poi il grido di Gesù rivolto al Padre: grido di rimprovero o di fedeltà? La risposta ci viene dall’altro suo grido: “di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito”. E’ il grido di consegna, proprio di chi ha portato a compimento la missione. E’ il grido di fedeltà al Padre, di fedeltà all’umanità bisognosa di salvezza, di fedeltà alla storia attraversata dall’Amore che salva. E’ grazie a quel grido di morte e di risurrezione che ognuno di noi può combattere la buona battaglia della fedeltà a Dio, alla propria e altrui dignità di persona e alla bellezza del creato.
E’ il grido di vittoria della vita sulla morte!
Buona Settimana Santa!