IV Domenica del T.O. (Anno B)
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Riflessione
Lo scontro fra Gesù e lo spirito impuro ci fa riflettere sul “combattimento spirituale”. Egli, nella sinagoga, parla con autorità, con la capacità di definire le cose: non si possono servire due padroni. Non si può stare con un piede nella luce e uno nelle tenebre. Non si può accettare una parte del vangelo e un’altra no. Non si può credere nella vita ed essere possibilisti con la morte (aborto, eutanasia). Le situazioni ambigue sono segno della presenza dello spirito “impuro. Lo spirito “impuro” è tale perché racchiude in sé diversi elementi mescolati insieme, come verità e menzogna, generosità ed egoismo nella stessa azione. In sostanza l’impuro, se non lo si vede alla luce della Vita e della Verità che è Gesù, fa apparire pulito ciò che è sporco e viceversa. Se accendiamo la luce, lo sporco appare, la menzogna viene fuori. La Luce è Gesù. Un pensiero ambiguo rimane tale se rimane nell’ombra dell’opinione e del relativismo. Se la verità è forte e viene accesa nella coscienza, l’ambiguità la si sente come “modo di essere impuro”.
Ci sono cose nel cuore e nella vita che sono incompatibili con il Vangelo. Spesso nella mente, nelle parole e nei gesti, convivono scelte contrastanti. Come stanare lo spirito impuro? È il Signore Gesù che lo fa uscire allo scoperto. Un contatto vero con Gesù e con la Sua Parola è vitale, perché Lui è incompatibile con la tenebra. Pensare di amare il marito/la moglie e avere nel pensiero e nelle azioni un altro/a e credere di essere nel giusto, perché “tanto non faccio male a nessuno” è “atteggiamento/spirito impuro”. Compiere ingiustizie e mascherarle con la generosità a tale punto da apparire una persona perbene, è lasciarsi possedere dallo “spirito impuro”. Esempi simili se ne possono fare tanti. Gesù, con l’autorità della sua Parola e del suo Essere, smaschera ogni ambiguità ed ogni nostra giustificazione.