III Domenica di Pasqua (anno C)
Dal Vangelo di Giovanni 21,3ss
3Disse Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla.
4Quando già era l’alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. 5Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No».6Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci.7Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «E’ il Signore!».
9Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane.10Disse loro Gesù: «Portate un pò del pesce che avete preso or ora».
13Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce. 14Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.
Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Riflessione
Il brano rende evidente la difficoltà di Pietro e degli altri apostoli nella missione dell’evangelizzazione. Avvertono la mancanza di Gesù e fanno fatica a riconoscerlo risorto nella loro vita. Difficoltà espressa attraverso il racconto del ritorno di Pietro e di alcuni altri al loro precedente mestiere di pescatori. Quella notte però non prendono nulla. Fallimento completo! Che cosa succede? E’ necessario mettersi in ascolto di Colui che li attende dalla spiaggia, di Colui che entra nel loro fallimento ed invita a gettare la rete dall’altra parte. Fidarsi della Parola. Per dar volto e consistenza a Colui che parla è necessario essere entrati ed aver fatto esperienza del suo amore com’era avvenuto per Giovanni. E’ lui infatti che dice a Pietro: “E’ il Signore”. Pietro ancora una volta è chiamato a fidarsi e ad andare verso la riva dove il Signore li attende. Gesù risorto è riconosciuto nel suo modo di parlare e di agire: accoglie i discepoli ponendo sul fuoco del pesce e del pane preparato per loro. E’ accogliente e delicato. E’ Colui che ha già preparato una mensa e che chiede di parteciparvi portando i segni del miracolo della pesca abbondante. Mi piace pensare a Gesù che ogni domenica è lì all’altare, sulla mensa eucaristica, e aspetta tutti noi che portiamo il peso e le gioie della nostra fatica settimanale. E cosa ci chiede? Guardiamolo nel dialogo con Simon Pietro al quale chiede per tre volte: “Simone di Giovanni, mi ami?..”. Si tratta di farci cambiare il cuore. Pietro ha avvertito finalmente che il Signore ha perdonato il suo rinnegamento…ed è pronto per seguirlo in modo incondizionato.