Battesimo di Gesù
Dal Vangelo secondo Matteo 3, 13-17
In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».
Riflessione
La Parola dii oggi ci racconta Gesù, la sua identità e, di conseguenza, parla anche di noi: chi è il cristiano? Nella prima lettura Isaia 4,1-4.6-7 racconta del servo che sta cuore a Dio. Egli possiede lo Spirito di Dio, che lo guida nell’adempimento della missione a Lui affidata. Ne sottolinea perfino lo stile.
Chi è il servo di cui parla Isaia? Lo identifica con le persone credenti e fedeli del popolo d’Israele, ma lo proietta sul Messia che, al Giordano, viene proclamato “Figlio amato” del Padre. Il servo è colui che obbedisce e porta avanti una missione a nome di un altro. Dio si fida di lui: “in lui ho posto il mio compiacimento”. Pertanto è più di un servo, è “figlio amato e stimato” di cui Dio si fida. Ubbidisce a Dio come Padre. Vale sia per i “servi fedeli” del popolo ebraico, sia per Gesù, Figlio del Padre, e sia per noi cristiani, figli grazie al Battesimo.
Che tipo di missione si tratta? Che stile deve avere? E’ rivolta a tutti, ma soprattutto ai poveri, ai deboli; il servo del Signore si prende cura di chi è più trascurato, si fa amore per chi è senza amore. Il contenuto della missione è la verità, il diritto, la giustizia e la pace secondo lo stile dell’amore. Che vuol dire? Il servo, ovvero il Figlio di Dio e, di conseguenza, il cristiano non cerca il successo per sé, il clamore attraverso gesti appariscenti. Si spende per la salvezza altrui. Rianima ed incoraggia. Pur essendo umile, semplice e discreto, è fermo e sicuro. Non scende a compromessi.
Ma chi rende capaci di dire sì alla missione e di compierla fedelmente e gioiosamente? E’ il miracolo operato dallo Spirito Santo. I fedeli del popolo d’Israele sono mossi ed animati da Lui; Gesù “servo/figlio” del Padre ha in sé la forza e la pienezza dello Spirito; noi cristiani siamo trasformati, grazie a Lui, in “figli di Dio” che prolungano il Cristo nella storia, consapevoli di formare un solo corpo con Lui.