24 aprile 2021
Bisogna liberarsi dal vizio dei rapporti occasionali col bene. Questa si chiama “discontinuità nella salute”. Chi si converte veramente deve essere stabile nella salute dell’anima e non può tornare a camminare sui sentieri del male. Il salmo 34,15 dice: “Sta’ lontano dal male e fa’ il bene, cerca la pace e perseguila”. Il punto di vera crescita sta proprio nella “perseveranza”. Tutto va vissuto nella prospettiva del bene e della pace ritrovata come “abbondanza interiore”. La vita bella secondo il vangelo non può essere ad intermittenza. Essa o è stile di vita o non c’è. Questo stile di vita, lo sappiamo, è opera della grazia di Dio, ma necessita di una disciplina, fatta di regole, di accortezze, di custodia. Va coltivato. Appartiene alla custodia del cuore e si chiama “saggezza”. Se hai imparato ad impostare la vita secondo la direzione della salvezza, della pace, dell’amore, la sfida sta nella perseveranza. Nel bene ci si rimane; il bene non può esser una cosa che capita e basta.