6 Ottobre 2020: la parola diventi fatto
Sempre al risveglio la mia preghiera continua: “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”. Il termine “verbo” si traduce con “parola”. La parola che non diventa carne, che non diventa realtà, storia, fatto, concretezza, non è credibile e rende non credibile chi la pronuncia. Se sai già che non puoi mantenerla, realizzarla quella parola non dirla. La rendi “vuota”, inconsistente e provoca male in te ed attorno a te. Nella mia esperienza conosco l’amarezza di una promessa non mantenuta, di una parola “rimangiata”. Ritorna spesso in mente. Sai che cosa è successo quando una parola si è persa nel vuoto; ma come sarebbe andata se quella parola l’avessi fatta diventare “storia”? Non lo saprai mai! Ti rimane il rimpianto! E conosci la gioia sperimentata quando quella parola è andata a buon fine. E se riesci una volta ad essere vero ed efficace, è segno che è possibile sempre. La Madonna ha creduto in quella parola e si è realizzata. Il Verbo si è fatto carne nel suo grembo. E’ parola viva che genera vita. Immagina allora Gesù a Betania, a casa di Lazzaro, Marta e Maria e applica a te questo sottile e amorevole rimprovero: “Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta”. E’ la Parola che ti parla e chiede di ascoltarla.