23 Novembre 2020 > la realtà come movimento
Con oggi incomincio a riflettere su un testo su cui meditando. L’autore è don Fabio Rosini. Il titolo del libro è “L’arte di guarire” con sottotitolo: “l’emorroissa ed il sentiero della vita sana”. E’ un percorso che faccio per me e lo condivido. Credo sia un modo concreto per vivere il periodo di Avvento che ci prepara al Santo Natale e magari…continuare dopo…fino a Pasqua.
Non so se sei anche tu fra quelle persone che cercano di stare bene. E’ una cosa buona. La salute e la serenità sono le cose che spesso auguriamo agli altri, ed altri le augurano a noi. Ma qual è l’idea comune di benessere? La si considera come equilibrio – stabilità. Oggi, in modo particolare c’è il grande desiderio di tornare alla normalità. Nei fatti però questo ideale non si realizza. Il termine equi – librio significa “uguale – peso”. E’ come se un corpo, sollecitato da forze uguali e contrarie che si annullano, fosse in una situazione di stasi. Avete presente la bilancia con i due piatti allo stesso livello? Proprio così. Ognuno di noi sa però che la realtà non è stasi, bensì movimento, non è equi- librio, ma squilibrio. Un principio della fisica quantistica studiato da due fisici che hanno ottenuto il Premio Nobel nel 2008 (Kobayaìshi e Maskawa) afferma: “ la rottura della simmetria è la condizione che produce la realtà”. Conseguenza: la stasi in realtà non esiste e la materia è in mutazione costante. La stessa vita quindi è instabile. Ed è giusto che sia così, altrimenti non si può parlare di vita, ma di morte. Chi ci vuol proporre una vita senza imprevisti, senza ostacoli, senza cambiamenti e cose simili, ci vuole ingannare. Allora a chi ci vuole indicare un luogo tranquillo, senza scossoni, inquietudini ecc. dobbiamo poter dire: “non m’interessa”. Un benessere così ideato e proposto è più conforme alla morte che alla vita. La vita è una realtà molto diversa che include precarietà, instabilità dinamismo, cambiamento. E’ questo tipo di vita che dobbiamo guardare in faccia e riconoscerla come “reale”.