Di fronte all’emergenza Covid-19, la Conferenza Episcopale Italiana, quella calabrese e la nostra Diocesi ci chiedono la sospensione delle celebrazioni in chiesa fino al 3 aprile.
Tutti abbiamo avvertito la ferita per questa restrizione, ma viviamola come occasione per fare delle nostre case una bella “chiesa domestica”. Gesù ha detto: “dove sono due o più persone riunite nel mio nome là ci sono io”.
Le nostre case diventino pertanto “luogo di preghiera, di ascolto della Parola di Dio, laboratorio di dialogo e di confronto, piccola biblioteca dove leggere, studiare, scrivere, altare sul quale offrire gioie, preoccupazioni, sofferenze e speranze, deserto nel quale rivedere il proprio progetto di vita e quello comune della propria famiglia.
È anche importante riprendere a giocare in famiglia, a vedersi qualche film o bel programma televisivo, raccontare le favole ai bambini.
Rinnovo l’invito che ho lanciato ieri sera: stasera ore 19.00 chiudiamo tutto e, in casa, recitiamo i misteri gaudiosi del rosario e la coroncina della divina misericordia. La nostra preghiera, vissuta contemporaneamente, diventa forza, affidata alla Madonna e a San Giuseppe, perché la presentino alla Santissima Trinità. Grazie. Ogni giorno ci terremo in contatto per questo momento di “preghiera domestica”.