17 Ottobre 2020
Lo stoicismo, una corrente filosofica e spirituale del 300 avanti Cristo, afferma che tutte le passioni turbano la serenità e diminuiscono la libertà dell’uomo. Gli stoici dicono che la quiete dell’uomo può essere turbata sia da qualcosa di cattivo, sia da qualcosa gioiosa, cioè sia dal male che dal bene che ci eccitano. Se siamo di fronte ad un male in atto diventiamo tristi; se lo prevediamo per il futuro entriamo nella paura. Se godiamo delle cose buone nel presente, cresce in noi il desiderio del godimento (voluttà); se pensiamo che potremo goderne in futuro, nasce in noi la concupiscenza. Secondo gli stoici queste sono le 4 passioni che ci condizionano: tristezza, paura, voluttà e concupiscenza. Essi invitano a conservare la mente tranquilla sia nelle difficoltà che nella felicità. Lo stato di chi ha eliminato le passioni ed arriva a vivere “al di là di ogni paura, tristezza e voluttà” viene detto da loro “apatheia”, cioè senza pathos, senza passione. E’ possibile tutto questo? Ci ragioneremo la prossima vola.