Chiesa Madre di Diamante

Le due vie

8 maggio 2021

Perché è necessaria la prova? Per darci la possibilità di amare Dio in piena libertà, dimostrando – attraverso il superamento della prova – l’autentica volontà di amarlo rispondendo al suo amore. Ma quando avremo la risposta sulla nostra fedeltà o infedeltà all’amore di Dio?

La dottrina della Chiesa cattolica afferma che alla fine della nostra vita, ci sarà un giudizio immediato e particolare che decreterà la nostra “destinazione” eterna: Paradiso, Inferno o Purgatorio. Non c’è dubbio che per coloro che avranno perseverato in una vita di amore fedele a Dio, il dono sarà il Paradiso. Cedere alla tentazione e lasciarsi andare a una vita di peccato, significa rinunciare volontariamente all’amore di Dio, significa scegliere deliberatamente di non rispondere positivamente al suo infinito amore per noi.

L’amore vero è solo quello che matura all’interno di una scelta, e la tentazione è il mezzo che Dio permette per “provare” la bontà del nostro amore, il fatto cioè che lo amiamo veramente e liberamente.

Dio vuole il nostro amore, ma vuole che noi lo amiamo per scelta e non per imposizione. Con il libero arbitrio, disponiamo di un “potere” di fronte al quale Lui stesso si ferma. Amministrare questo potere – scegliere quotidianamente tra il bene e il male – però, comporta una “responsabilità” che ha delle conseguenze: chi sceglie il male, si separa da Dio; chi sceglie il bene, invece, sceglie di amare Dio rimanendo a Lui unito. Ancora una volta mi affido alla Parola: “Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male; poiché io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore tuo Dio ti benedica nel paese che tu stai per entrare a prendere in possesso” (Dt 30,15-16)

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