Il Caffè della Bellezza > Io sono l’Immacolata Concezione
La Signora dice chi è
Il 25 marzo 1858, nella sedicesima Apparizione, Bernadette si reca alla Grotta dove, per volere di don Peyramale, parroco di Lourdes, chiede “alla Signora” di dire il suo nome. Per tre volte, Bernadette rivolge la domanda. Alla quarta richiesta, “la Signora” le risponde in dialetto: “Que soy era Immaculada Counceptiou”, “Io sono l’Immacolata Concezione”. Bernadette non capisce immediatamente il senso di questa parola. Si reca immediatamente dal signor parroco, per trasmettergli il nome “della Signora”. Lui capirà che è ad apparire alla Grotta è la Madre di Dio. Più tardi, il vescovo di Tarbes, Mgr. Laurence, autentificherà questa rivelazione.
Il 25 marzo è il giorno dell’Annunciazione, del concepimento” di Gesù nel ventre di Maria. La Signora della Grotta dice quale è la Sua missione: Lei è la Madre di Gesù, tutto il suo essere è quello di concepire il Figlio di Dio, Lei è tutta per Lui. Per questo è Immacolata, abitata da Dio. Allo stesso modo la Chiesa e tutti i cristiani devono lasciarsi abitare da Dio per diventare immacolati, radicalmente perdonati e in modo tale da essere testimoni di Dio. Il 7 aprile, durante la penultima Apparizione, la fiamma della candela passerà tra le sue dita di Bernadette senza bruciarla: diventa trasparente di luce, può anche lei comunicare la luce di Dio. Maria ci dice che lei è ciò che noi dobbiamo diventare.
Pensiero mariano: Se Maria è la “piena di Grazia”, se Maria è l’Immacolata perché concepita senza peccato originale, noi facciamo esperienza della grazia con la frequenza ai sacramenti della confessione e dell’eucaristia