Chiesa Madre di Diamante

L’unità della persona

rosone

27 novembre 2020 > Alla ricerca dell’unità del mio essere

C’è una parola portante ed importante per la nostra vita: “guarire”. Ovviamente quando la usiamo pensiamo subito a qualche malattia. Oltre a quella fisica esiste anche quella spirituale, quella affettiva e tantissime altre. Sono varie, ma con connessione tra di loro perché l’uomo non è un insieme di parti diverse le une dalle altre, ma è persona che si caratterizza come unità. Ognuno di noi si percepisce come unico. Se mi sconnetto, se mi frantumo, non sto più bene. E’ importante trovare allora una dimensione che unifica il mio essere e che mi consenta di essere me stesso. E se a livello fisiologico ciò che unifica le varie parti è il DNA, anche a livello psichico, spirituale ed interiore ci deve essere qualcosa che mette insieme i pezzi della vita nascosta. E’ lecita allora la domanda: dove io ritrovo la mia identità, l’unità del mio essere? Attenti a queste considerazioni. Ci possono essere in ciascuno di noi degli aspetti che girano bene, ma questo non vuol dire che tutto funziona. Ad esempio: uno può affermarsi molto bene nel lavoro, ma tutto il resto è grigio e senza senso; c’è chi ha una salute invidiabile, ma non è felice; c’è chi ha un’intelligenza superiore o doti artistiche al di là della norma, eppure vive un’esistenza fallimentare. Anche a noi sarà successo di fare l’elenco delle cose riuscite della nostra vita come contrapposizione alle zone vuote e buie. Allora ci domandiamo: esiste qualcosa che dà valore a tutto? C’è un aspetto dell’esistenza a partire dal quale tutto è bello, nonostante i problemi, la salute cagionevole, le tante difficoltà della vita?

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