15 agosto: Solennità dell’Assunta
Maria è un “dono” di Dio per l’umanità. E’ “dono di primizia”. Infatti è la “prima dei risorti”, assunta in Paradiso in anima e corpo. Guardare a lei significa per noi avere davanti un “orizzonte che ci fa intravedere un altrove” verso il quale camminare: è l’altrove di Dio che ci ama e vuole renderci felici per l’eternità. Non si tratta della felicità dell’anima soltanto, ma dell’intera persona, anima e corpo. Nel credo affermiamo: “aspetto la risurrezione della carne”. In questo cammino d’innalzamento, la forza è la grazia di Dio. A noi l’umiltà di accoglierla e di farla fruttificare. In questa ottica, il Magnificat posto sulle labbra di Maria, attraversa tutta la nostra esistenza: lodare Dio per le grandi opere che Egli compie in noi e attraverso di noi. Dio è la forza trasformante e trainante della vita che Lui stesso ci ha regalato: alla sua Luce vediamo la luce! Maria ci viene donata come “creatura guida” alla quale sta a cuore che coloro che le vengono affidati raggiungano il fine ultimo dell’esistenza, l’altrove che supera ogni altra meta che noi possiamo sognare.