11 febbraio > Beta Vergine Maria di Lourdes
Vi ho scritto ieri del Simbolo della fede per sottolineare che la guarigione viene dall’incontro con Gesù. Ma di Gesù non si può dire ciò ci conviene o che fa parte delle nostre opinioni, ma solo ciò che è vero. Il vero è dentro degli articoli di fede che ci accomunano nell’unico cammino di identità e di appartenenza. Nel Credo sei articoli su dodici sono su Gesù. Ecco cosa scrive Giovanni nel prologo del suo vangelo: “Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato” (Gv 1,18). E’ tutto concatenato: noi conosciamo Dio Padre perché Gesù ce lo fa conoscere. Cosa possiamo conoscere noi da soli, per la nostra natura ed intelligenza, di Dio? Possiamo arrivare a dire che c’è bisogno di un Dio che ha creato tutte le cose, che è la Perfezione ecc. Ma la profondità, l’amore, la cura del Padre per ciascuna creatura solo Gesù ce la può raccontare, ce la può mostrare, ce la può far toccare per farne esperienza vitale. Gesù infatti ci rivela il volto del Padre. Ecco cosa scrive Giovanni nella sua prima lettera: “Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita (poiché la vita si è fatta visibile, noi l’abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi)…(1Gv 1,1-2). Questa vita piena che sta nella comunione tra Padre, Figlio e Spirito quando incontra l’uomo ferito e sanguinante nell’anima e nel corpo diventa guarigione e salvezza. Chiede soltanto abbandono e fiducia piena.