1 giugno 2021
Nella vita frenetica può emergere il vuoto: vuoto di crescita, vuoto di ideali, vuoto di speranza, vuoto di amore.
Il pericolo del vuoto è la staticità, l’incrostazione, la noia, il lasciarsi vivere.
S’innesca così uno stile di vita che addormenta o acceca il desiderio profondo di senso, di verità, di Dio: la fretta, il rumore, la molteplicità di rapporti superficiali, la ricerca frenetica di esperienze nuove e sempre più forti che rispondano ai bisogni immediati, la poca capacità di interiorizzazione, ecc. Ci vuole un’acqua di vita nuova che venga versata nelle anfore delle insufficienze e delle fragilità umane. Ogni uomo è chiamato a mettere in movimento il proprio impegno. Ma non basta se non prende coscienza del bisogno di un Altro che tocchi e penetri nel suo vuoto, che sani le ferite e cambi la mente, il cuore, renda saggia la parola e pronte le mani ed i piedi > è questo il movimento che apre alla fede che dà senso alla vita e la rende armonica.
Il cristiano senza gioia e senza amore è l’espressione di una vita toccata da una religiosità superficiale, fatta solo di esteriorità, rinchiusa tra i doveri, i precetti, i compiti. La risposta è la fede: Gesù con la sua morte e risurrezione offre sé stesso come amore che salva, fonte della vera gioia e del vero amore.