9 giugno 2021
Che fai di fronte alla paura? Scappi, ti chiudi in te stesso, ti arrendi, vai in panico? 44 anni fa, alla mia prima esperienza pastorale a San Marco, ho fatto il mio primo campo estivo con gli scout. In Sila, a Cagno. Nessuna esperienza, ma tanta voglia di costruirmela! Ricordo due episodi. Uno…di mattina, all’alba. Con due secchi, insieme a tre ragazzi, stavamo andando a prendere il latte fresco di mucca che veniva munto per noi in una fattoria vicina. Ad un tratto due cani (non ricordo bene la loro razza) vengono di corsa verso di noi abbaiando. Paura? Sì a 90. Ma che fare? Scappare? Mi sono ricordato che era la cosa più stupida e sbagliata da fare. Ordinai ai ragazzi di mettersi fermi come mummie, senza fiatare. Mi hanno obbedito. I cani sono venuti, hanno annusato ciascuno di noi, hanno dato una sbirciatina nei secchi vuoti e poi….sono andati via. Coraggio, incoscienza? Non so. Ho capito che, nella paura, non devi scappare, ma devi entrare nella situazione e superarla. I cani non volevano noi, ma del cibo…E’ così la vita. Quando sopraggiunge la paura, bisogna fermarsi, magari fare un passo indietro e guardare meglio la realtà, ciò che ti sta succedendo ed aprirti a capire la direzione giusta e bella da dare alla tua vita. Spesso pensi che siano gli altri ad essere sbagliati e che ti fanno guerra. Ma se guardi bene in te, trovi i limiti che ti impediscono di amare gli altri con i quali te la stai prendendo. Non posso raccontarvi il secondo episodio, ma mi è servito molto per superare le incertezze e le titubanze di fronte a delle scelte che nella vita vanno fatte. Ma è anche vero che “sbagliando s’impara”.