Chiesa Madre di Diamante

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Coroncina del rosario

Santo Rosario > Misteri del dolore – Dalla 1 Lettera di San Pietro

Inizio

Credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

O Dio, vieni a salvarmi

Signore, vieni presto in mio aiuto

Gloria al Padre….
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.

Primo mistero del dolore: La preghiera di Gesù al Getsemani

Dalla Prima Lettera di Pietro 2,11-12a

11Carissimi, io vi esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dai cattivi desideri della carne, che fanno guerra all’anima. 12Tenete una condotta esemplare fra i pagani

Riflessione

Finora Pietro ha parlato in terza persona, ora inizia a parlare in prima persona. Ai cristiani, che chiama “carissimi”, “amati”, ricorda la loro identità di “stranieri e pellegrini”. Sono residenti temporanei e di passaggio. La patria infatti è nei cieli, dove è custodita l’eredità. I cristiani, rigenerati dalla misericordia divina, “figli dell’obbedienza, sono diventati “stranieri” al modo di vivere del mondo. Pertanto non devono omologarsi allo stile di vita dei pagani: “astenetevi dai cattivi desideri della carne”; però il sentirsi “stranieri e pellegrini” non deve significare mancanza di responsabilità per questo mondo: “tenete una bella condotta”. Essere di passaggio non significa stare a guardare, senza sporcarsi le mani. I cristiani non stanno in panchina, lasciando agli altri il compito di giocare la partita. E’ un’esortazione a tutti quanti noi. Nel nostro tempo i cristiani non vanno controcorrente perché vivono alla maniera dei pagani e fanno fatica ad impegnarsi nella società, nella buona semina educativa, nel mondo della cultura e della politica. Si lascia campo libero ad un laicismo, spesso basato sulla mania di onnipotenza dell’uomo.

1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…

Secondo mistero del dolore: La flagellazione di Gesù

Dalla Prima Lettera di Pietro 2,12

12Tenete una condotta esemplare fra i pagani perché, mentre vi calunniano come malfattori, al vedere le vostre buone opere diano gloria a Dio nel giorno della sua visita. 

Riflessione

Rimanere stranieri, da una parte significa vivere contro-corrente rispetto alle seduzioni del mondo e alla sua logica edonistica, continuamente sollecitata e propagandata, e dall’altra restare ed impegnarsi nel mondo secondo la Parola che rigenera. Vivere da cristiani significa “astenersi dai desideri della carne”.  I cristiani sono stati rigenerati come “figli di obbedienza”, ma non sono sottratti alla tentazione di soddisfare il desiderio di felicità mediante l’egoistica soddisfazione dei sensi. Dio li ha chiamati dalle “tenebre alla sua ammirabile luce”, ma permane in loro la tendenza a lasciarsi avvolgere dalle tenebre per il fatto che vivono ancora nella “carne”. I desideri della carne sono una continua seduzione. I desideri della carne non sono tranquilli, ma combattono, fanno guerra contro “l’anima”. Sono dei nemici mascherati: promettono gioia e vita, ma producono morte. La vittoria sta nella vigilanza, espressa con l’imperativo “astenetevi”: è l’anticonformismo dei figli di Dio!

1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…

Terzo mistero del dolore: L’incoronazione di spine di nostro Signore

Dalla Prima Lettera di Pietro 2,12 e Dal Vangelo di Marco 5,16

12Tenete una condotta esemplare fra i pagani perché, mentre vi calunniano come malfattori, al vedere le vostre buone opere diano gloria a Dio nel giorno della sua visita. 

“Così risplenda la vostra luce davanti alla gente perché veda le vostre opere buone (belle) e renda gloria al Padre vostro che è nei cieli” (Mc 5,16)

Riflessione

L’impegno a “restare stranieri” comporta anche un aspetto positivo, attraente: il fascino di una bella condotta. Nel primo capitolo Pietro aveva esortato a “non conformarsi ai desideri d’un tempo” quando si era nell’ignoranza, ma a “diventare santi”, ora continua con l’esortazione ad “astenersi dai cattivi desideri della carne” e “tenere una bella condotta tra i pagani”. Tenere una “bella condotta” e compiere “belle opere” esprime l’importanza di far emergere la novità e la qualità della vita cristiana, tale da attirare i pagani. La vita dei cristiani, la nostra vita, dovrebbe risplendere di una particolare bellezza che attrae, che ha il suo fascino, a tal punto che chi è lontano dalla fede si avvicini perché è affascinato dallo splendore di una Verità che si fa Vita.

Come funziona questa strategia? Bisogna far riferimento alle parole: “mentre vi calunniano come malfattori”. In Asia Minore, come a Roma, i cristiani erano diffamati ed accusati come “sovvertitori dell’ordine sociale e religioso”. Come rispondere a questa accusa, a queste calunnie? Pietro indica non la via della difesa e della controinformazione, ma la via dell’etica e dell’estetica, secondo le indicazioni evangeliche delle Beatitudini: vivere nella bellezza e nella gioia propria dei figli di Dio

1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…

Quarto mistero del dolore: Il viaggio di Gesù al Calvario

Dalla Prima Lettera di Pietro 2,13-17

13Vivete sottomessi ad ogni umana autorità per amore del Signore: sia al re come sovrano, 14sia ai governatori come inviati da lui per punire i malfattori e premiare quelli che fanno il bene. 15Perché questa è la volontà di Dio: che, operando il bene, voi chiudiate la bocca all’ignoranza degli stolti, 16come uomini liberi, servendovi della libertà non come di un velo per coprire la malizia, ma come servi di Dio. 17Onorate tutti, amate i vostri fratelli, temete Dio, onorate il re.

Riflessione

Dal brano emerge un’idea piuttosto positiva dello stato e delle sue istituzioni e si respira un clima di fiducia nei confronti dell’imperatore e dei governatori locali, visti come tutori dell’ordine e della legalità. Prima però di parlare di subordinazione al re ed ai governanti si parla di un atteggiamento di apertura universale, nella quale rientrano anche i re e i governanti: “siate sottomessi ad ogni umana autorità per amore del Signore”. Che cosa significa la “sottomissione vicendevole”? Si capisce solo nella logica dell’amore.

Chi vuole il bene dell’altro si sottomette volontariamente, nel senso che orienta e si mette al servizio del bene della persona amata. C’è un atteggiamento di libera sottomissione in ogni autentico amore che si fa dono e servizio. Questa prassi del bene, intessuta di umiltà nei confronti di ogni creatura umana, non è e non deve diventare servilismo; va praticata con sentimenti di autentica fede: “per amore del Signore”. S’intrecciano due categorie fondamentali: libertà e servizio. I cristiani devono avere sempre una grande consapevolezza della libertà, che è stata acquistata a caro prezzo, grazie al “sangue di Cristo”. Alla libertà però è intrinsecamente legato il servizio: è l’altra faccia della medaglia. Una mamma che accudisce il suo bambino nelle sue imprevedibilità quotidiane non perde la libertà mettendosi al servizio. La libertà non può mai diventare un pretesto per dare sfogo alle proprie passioni. Ci sono delle “priorità” che vanno servite e che impegnano, “sottomettono” la nostra persona. San Paolo dice: “mediante la carità siate al servizio l’uno dell’altro” (Gal 5,13). Leggiamo tra le righe e vediamo come, nei quattro imperativi finali del versetto, l’imperatore è menzionato all’ultimo posto”. I cristiani riservano al re quell’onore che, per motivi di fede, devono avere verso tutti.

1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…

Quinto mistero del dolore: Crocifissione, morte e sepoltura di Gesù

Dalla Prima Lettera di Pietro 2,17

17Onorate tutti, amate i vostri fratelli, temete Dio, onorate il re.

Riflessione

Dentro questo atteggiamento di universale rispetto, ci sono due imperativi che vanno al di là del rispetto verso tutti. Viene detto: “Amate i vostri fratelli …temete Dio”. Nei confronti dei fratelli di fede, ovvero della fraternità, che designa la comunità cristiana, non basta il semplice rispetto, ma è richiesto un singolare rapporto di amore. Così come Pietro aveva già sottolineato precedentemente: “dopo aver purificato le vostre anime, con l’obbedienza alla verità pe amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri” (1,22-23). I rigenerati, in virtù del battesimo, e cresciuti nella fede, grazie al latte della Parola, formano una comunità di “fratelli” e, come tali, si devono amare, mentre solo Dio va “temuto”. Il timore di Dio è salvaguardia dell’amore fraterno. C’è tanto da riflettere sul tipo di amore che circola nelle nostre comunità cristiane. Oggi Papa Francesco ha parlato di tre mali che dividono le nostre comunità: il male dei soldi, il male della vanagloria, dell’apparire e del primeggiare, ed il male del “chiacchiericcio”. San Pietro ci chiede tutt’altro!

1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…

Salve Regina

Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Litanie Lauretane

Signore, pietà

Cristo, pietà

Signore, pietà.

Cristo, ascoltaci.

Cristo, esaudiscici.

Invocazioni alla SS. Trinità

Padre del Cielo, che sei Dio; Abbi pietà di noi

Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio; Abbi pietà di noi

Spirito Santo, che sei Dio; Abbi pietà di noi,

Santa Trinità, unico Dio; Abbi pietà di noi,

Litanie alla Madonna

Santa Maria, prega per noi

Santa Madre di Dio, prega per noi

Santa Vergine delle vergini, prega per noi

Madre di Cristo, prega per noi

Madre della Chiesa, prega per noi

Madre della divina grazia, prega per noi

Madre purissima, prega per noi

Madre castissima, prega per noi

Madre sempre vergine, prega per noi

Madre immacolata, prega per noi

Madre degna d’amore, prega per noi

Madre ammirabile, prega per noi

Madre del Buon Consiglio, prega per noi

Madre del Creatore, prega per noi

Madre del Salvatore, prega per noi

Madre di misericordia, prega per noi

Vergine prudentissima, prega per noi

Vergine degna di onore, prega per noi

Vergine degna di ogni lode, prega per noi

Vergine potente, prega per noi

Vergine clemente, prega per noi

Vergine fedele, prega per noi

Specchio della santità divina, prega per noi

Sede della Sapienza, prega per noi

Causa della nostra letizia, prega per noi

Tempio dello Spirito Santo, prega per noi

Tabernacolo dell’eterna gloria, prega per noi

Dimora tutta consacrata a Dio, prega per noi

Rosa mistica, prega per noi

Torre di Davide, prega per noi

Torre d’avorio, prega per noi

Casa d’oro, prega per noi

Arca dell’alleanza, prega per noi

Porta del cielo, prega per noi

Stella del mattino, prega per noi

Salute degli infermi, prega per noi

Rifugio dei peccatori, prega per noi

Consolatrice degli afflitti, prega per noi

Aiuto dei cristiani, prega per noi

Regina degli Angeli, prega per noi

Regina dei Patriarchi, prega per noi

Regina dei Profeti, prega per noi

Regina degli Apostoli, prega per noi

Regina dei Martiri, prega per noi

Regina dei confessori della fede, prega per noi

Regina delle Vergini, prega per noi

Regina di tutti i Santi, prega per noi

Regina concepita senza peccato originale, prega per noi

Regina assunta in cielo, prega per noi

Regina del santo Rosario, prega per noi

Regina della famiglia, prega per noi

Regina della pace, prega per noi.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, ascoltaci, o Signore.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

Preghiere di conclusione

Prega per noi, Santa Madre di Dio.

E saremo fatti degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo: Concedi ai tuoi figli, Signore Dio nostro, di godere sempre la salute del corpo e dello spirito, e, per la gloriosa intercessione di Maria santissima, sempre vergine, salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci alla gioia senza fine. Per Cristo nostro Signore.

Amen

Un Padre – Ave – Gloria secondo le intenzioni del Papa

3 Eterno riposo per i defunti

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