I MISTERI DEL SABATO SANTO
(Testi: Ufficio delle Letture di sabato santo – Riflessione di A.d’Avenia)
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo – Amen
Credo Apostolico
Io credo in Dio, Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra.
E in Gesù Cristo,
Suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso,
mori e fu sepolto; discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente:
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.
1° Mistero: Che cosa è avvenuto?
Da un’antica «Omelia sul Sabato santo»: La discesa agli inferi del Signore
Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra
c’è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re
dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è
addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella
carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi.
Certo egli va a cercare il primo padre, come la pecorella
smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e
nell’ombra di morte. Dio e il Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze
Adamo ed Eva che si trovano in prigione.
Il Signore entrò da loro portando le armi vittoriose
della croce.
Riflessione
Il Sabato Santo è il giorno più femminile dell’anno, perché è il giorno dell’attesa. Solo la donna sa cosa vuol dire attendere, perché porta in grembo la vita per nove mesi e la si dice per questo in dolce attesa. Attesa e attenzione hanno la stessa radice, per questo le donne sono attente ai dettagli sino a rischiare di perdersi in essi, perché ogni talento ha la sua ombra. Solo la donna sa cosa vuol dire tessere la vita, prendersene cura e donarla al mondo. Solo la donna conosce questo accadere in lei e ne stupisce nel corpo e nell’anima. Il Sabato Santo è infatti il giorno delle donne. Alle donne è affidato il compito di prendersi cura, cioè di ‘attendere’ al corpo di Cristo, prima che inizi il sabato ebraico: con i profumi e le essenze ne preparano la sepoltura provvisoria, in tutta fretta, in attesa di quella definitiva dopo l’obbligatorio riposo sabbatico. In qualche modo anticipano, inconsapevolmente, la risurrezione con quel gesto umanissimo della mirra e dell’aloe, che avevano funzione non solo di profumare ma di rallentare la corruzione del corpo. È proprio della donna dare la vita, è proprio della donna profumare e preservare dalla corruzione, è proprio della donna prendersi cura del corpo.
1 Padre – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio
2° Mistero: La meraviglia ed il grido di Adamo
Appena Adamo, il progenitore, lo vide, percuotendosi il
petto per la meraviglia, gridò a tutti e disse: «Sia con tutti il mio Signore».
E Cristo rispondendo disse ad Adamo: «E con il tuo spirito». E, presolo per
mano, lo scosse, dicendo: «Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e
Cristo ti illuminerà.
Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico
ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel
giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta
simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono. Ho
posto dei cherubini che come servi ti custodissero. Ora faccio sì che i
cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio.
Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i
portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l’eterna dimora è
addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli
eterni il regno dei cieli».
Riflessione
Ed è a una donna che viene dato il lieto annuncio della risurrezione, della vita preservata dalla morte che si scopre sconfitta, quando credeva ormai di aver vinto la partita su un cadavere, che è il Corpo più vivo della storia umana. Le parole di Luca, apparentemente soltanto descrittive, svelano il motivo per cui alle donne per prime è dato l’annunzio, loro così attente a quel corpo perché in attesa di quel corpo: «Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento. Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato».
1 Padre – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio
3° Mistero: Uscite
Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell’inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi, mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un’unica e indivisa natura.
Per te io, tuo Dio, mi
sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di
servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al
di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son
diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso
terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un
giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io
ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda
sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua
bellezza perduta.
Riflessione
Il
silenzio del sabato per gli uomini è sconfitta e disfatta. Tutto è finito. Per
gli uomini che cercano sempre soluzioni efficaci ai problemi, la morte non ha
soluzione: Cristo è stato un’illusione, non è la soluzione al problema, che
differenza vuoi che facciano gli aromi e gli oli profumati (solo Nicodemo fa
eccezione, proprio quello a cui nottetempo Gesù aveva spiegato che bisogna
rinascere dall’alto). Per le donne c’è qualcosa di diverso, intuiscono che
Cristo è come loro, che danno ai loro figli il loro sangue e il loro corpo,
perché i figli abbiano la vita. Il punto per loro non è trovare la soluzione al
problema, ma accompagnare chi ha il problema, non lasciarlo solo. Il chicco di
grano muore a sé, come chi è in dolce attesa, per dare frutto: la donna questo
lo sa nel corpo e quindi anche nell’anima, il suo dischiudersi è dolore che dà
la vita. L’uomo invece vede la morte con freddo realismo: senza soluzione, e
basta. Altro che risurrezione. Anche nella nostra vita molte cose devono morire
(e noi moriremo), perché appartengono al mondo vecchio, mortalmente ferito dal
peccato.
Ma su questo se ne innesta uno nuovo, inaugurato da Cristo, che fa risorgere la
vita e la restituisce intatta, prendendosene cura come fa una donna incinta: il
realismo del cristianesimo non ha nulla a che fare con le favole. Si muore
realmente e con tutte le sofferenze del caso, ma si risorge altrettanto
realmente, per intervento del Padre a cui la vita è affidata. Questa buona
notizia, l’unica buona notizia nel naufragare continuo delle cose umane, è data
a una donna, a Maria di Magdala, perché sono le donne che sanno dare la vita e
sono loro che devono trasmettere agli uomini il messaggio che la vita è
ricominciata. Sono loro ad attendere preparando aromi e oli, non sono in fuga,
c’è ancora qualcosa da fare per il corpo di Cristo: preparano la loro umanissima
ricetta di risurrezione.
1 Padre – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio
4° Mistero: Guarda
Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all’albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno dell’inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te.
Riflessione
Tutto
questo avviene nel giardino del sepolcro, così come nel giardino la donna aveva
mangiato dell’albero della conoscenza del bene e del male, decidendo che poteva
essere lei a dare la vita in proprio, senza il consenso di Dio, e quindi
avrebbe potuto anche non attendere la vita, non attendere alla vita. Nello
stesso giardino tutto viene riparato: «Nel giorno dopo il sabato, Maria di
Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio». Quella donna
si era alzata prima dell’alba, probabilmente dopo ore insonni, ed era andata di
fretta al sepolcro. Ecco perché il sabato è donna, perché la donna ha atteso
trepidante tutto il sabato e quando può scatta in avanti, corre in fretta, come
una molla compressa, per curare la vita, anche quella più ferita, si alza
quando è ancora buio, per nutrire la vita, come le madri che allattano nel
cuore della notte.
Non si cura del fatto che il sepolcro è chiuso da una pietra che non potrà mai
spostare, a lei quello che interessa è stare il più vicino possibile al suo
amore, essere lì presente, fisicamente. Proprio a lei, innamorata folle, allora
viene concesso il privilegio di essere chiamata per nome («Maria!») dal
risorto, e così riconoscerlo. Una nuova vita viene attesa dagli uomini,
scegliendo il nome che ne inaugurerà l’inedito essere al mondo.
1 Padre – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio
5° Mistero: Sorgi
Sorgi,
allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io
invece non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti
fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita,
ti comunico quello che sono. Ho posto dei cherubini che come servi ti
custodissero. Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se
non sei Dio.
Il trono celeste è pronto,
pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa
apparecchiata, l’eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole,
è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli».
Riflessione
La
nuova vita di Cristo risorto si mostra pronunciando il nome di Maria come
nessuno lo ha mai pronunciato, con un tono tale che sentiamo risuonare tutta la
meraviglia del nostro essere, che non solo è amato così come è, ma è voluto
dall’eternità e per l’eternità proprio da chi non può morire più, perché è
risorto una volta per tutte. Come quando lo sposo dice alla sposa nel Cantico
dei Cantici: «Sei tutta bella», e quel ‘tutta’ non indica solo la totalità del
corpo ma la totalità del tempo, bella in ogni tempo, passato presente e futuro.
Lei che era andata a prestar cura a un corpo senza vita si ritrova a essere
chiamata per nome, per prima, dalla Vita stessa, che non può più morire. E la
sua vita rifiorisce, dall’alto. Lei ora sa che non può più appassire, grazie a
quella Vita che pronuncia il suo nome come nessun amore umano potrà mai fare.
In quel giardino la donna che era in attesa, era in realtà la donna attesa. Lei
che voleva in qualche modo ridare vita a quel corpo con i suoi profumi, rinasce
dall’alto, a partire dal suo nome. Lei per prima viene a sapere la buona
notizia, sin dentro al suo nome, perché piena di fede e di cure, che poi è lo
stesso. Lei la prima a dare la notizia, la buona notizia, perché lei è la
prima, vigile, scattante, ad aspettarla quella notizia per un intero trepidante
malinconico sabato d’attesa.
1 Padre – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio
Salve Regina
Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Litanie Lauretane
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà.
Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici.
Invocazioni alla SS. Trinità
Padre del Cielo, che sei Dio; Abbi pietà di noi
Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio; Abbi pietà di noi
Spirito Santo, che sei Dio; Abbi pietà di noi,
Santa Trinità, unico Dio; Abbi pietà di noi,
Litanie alla Madonna
Santa Maria, prega per noi
Santa Madre di Dio, prega per noi
Santa Vergine delle vergini, prega per noi
Madre di Cristo, prega per noi
Madre della Chiesa, prega per noi
Madre della divina grazia, prega per noi
Madre purissima, prega per noi
Madre castissima, prega per noi
Madre sempre vergine, prega per noi
Madre immacolata, prega per noi
Madre degna d’amore, prega per noi
Madre ammirabile, prega per noi
Madre del Buon Consiglio, prega per noi
Madre del Creatore, prega per noi
Madre del Salvatore, prega per noi
Madre di misericordia, prega per noi
Vergine prudentissima, prega per noi
Vergine degna di onore, prega per noi
Vergine degna di ogni lode, prega per noi
Vergine potente, prega per noi
Vergine clemente, prega per noi
Vergine fedele, prega per noi
Specchio della santità divina, prega per noi
Sede della Sapienza, prega per noi
Causa della nostra letizia, prega per noi
Tempio dello Spirito Santo, prega per noi
Tabernacolo dell’eterna gloria, prega per noi
Dimora tutta consacrata a Dio, prega per noi
Rosa mistica, prega per noi
Torre di Davide, prega per noi
Torre d’avorio, prega per noi
Casa d’oro, prega per noi
Arca dell’alleanza, prega per noi
Porta del cielo, prega per noi
Stella del mattino, prega per noi
Salute degli infermi, prega per noi
Rifugio dei peccatori, prega per noi
Consolatrice degli afflitti, prega per noi
Aiuto dei cristiani, prega per noi
Regina degli Angeli, prega per noi
Regina dei Patriarchi, prega per noi
Regina dei Profeti, prega per noi
Regina degli Apostoli, prega per noi
Regina dei Martiri, prega per noi
Regina dei confessori della fede, prega per noi
Regina delle Vergini, prega per noi
Regina di tutti i Santi, prega per noi
Regina concepita senza peccato originale, prega per noi
Regina assunta in cielo, prega per noi
Regina del santo Rosario, prega per noi
Regina della famiglia, prega per noi
Regina della pace, prega per noi.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, ascoltaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Preghiere di conclusione
Prega per noi, Santa Madre di Dio.
E saremo fatti degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo: Concedi ai tuoi figli, Signore Dio nostro, di godere sempre la salute del corpo e dello spirito, e, per la gloriosa intercessione di Maria santissima, sempre vergine, salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci alla gioia senza fine. Per Cristo nostro Signore.
Amen
Un Padre – Ave – Gloria secondo le intenzioni del Papa
3 Eterno riposo per i defunti