Santo Rosario > Misteri della gioia con La Prima Lettera di Pietro
Inizio
Credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi
Signore, vieni presto in mio aiuto
Gloria al Padre….
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.
Primo mistero della gioia: L’arcangelo Gabriele porta l’annuncio a Maria
Dalla Prima Lettera di Pietro 5,1-2
1Esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: 2pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo…
Riflessione
Pietro ora si rivolge ai presbiteri, agli anziani e lo fa con delle pennellate delicate, ma incisive. Prima di tutto esprime solidarietà ai presbiteri dell’Asia Minore che si trovano a guidare le comunità in situazioni di disagio, di contrasto e di avversità: “esorto gli anziani che sono tra voi”. Si presenta come con-presbitero, “anziano come loro”; si pone sullo stesso piano degli altri, partecipe del medesimo ufficio di pastore. E c’è di più. Egli si dichiara solidale con il Cristo della storia, di cui si dice “testimone delle sofferenze” e di cui condivide la gloria. Da questa condivisione di sofferenza e gloria trova motivazione e forza il compito di “pascere il gregge di Dio”. Questa presentazione ha il sapore di un testamento. E’ ciò che la chiesa di Roma ha visto in Pietro e che ora consegna, come modello di ministero pastorale, alle chiese dell’Asia minore. Il ministero dei presbiteri è formulato attraverso due verbi che significano la capacità di “pascere sorvegliando”. Le stesse parole sono dette in riferimento all’opera di Cristo: egli è “pastore e vescovo”, colui cioè che custodisce e si prende cura del gregge.
1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…
Secondo mistero della gioia: Maria fa visita alla cugina Elisabetta
Dalla Prima Lettera di Pietro 5,2-4
2pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, 3non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. 4E quando apparirà il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce.
Riflessione
In che modo i presbiteri devono svolgere la cura e la sorveglianza nei confronti delle loro comunità? In primo luogo: non costretti, ma volentieri. Anche in situazioni difficili come nella comunità dell’Asia, i presbiteri dovevano ritrovare le motivazioni vocazionali che erano all’inizio del loro ministero e ricordare che la prima norma del sacerdozio pastorale è la libertà interiore, la volontarietà. In secondo luogo: Non con vergognoso interesse, ma con animo generoso. E’ l’esortazione all’entusiasmo pastorale; esso non dovrà mai trovare motivazione nel guadagno. I pastori devono essere liberi da ogni avidità per servire esclusivamente per amore, gratuità, generosità e dedizione. In terzo luogo: essere modelli del gregge, non padroni. Il popolo non è dei presbiteri, ma è di Dio. Essi devono essere “modelli concreti”, capaci di plasmare il gregge, soprattutto nell’umiltà e nel servizio. Modelli concreti in ordine alla sequela di Cristo. Il loro disinteressato servizio alla comunità non resterà senza compenso. Questa verrà esclusivamente da Dio, Pastore Supremo. Ai vincitori darà una corona di gloria, non di fiori che appassiscono.
1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…
Terzo mistero della gioia: Nascita di Gesù
Dalla Prima Lettera di Pietro 5,5
5Anche voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili.
Riflessione
Vengono ora esortati i giovani e poi tutta la comunità a camminare nel segno dell’umiltà. Chi sono questi giovani? Si può riferire sia all’età che ad una funzione specifica. Possono essere i neofiti, coloro che sono giovani alla fede, ma anche una sorte di “aiutanti” dei presbiteri, degli anziani, una specie di “diaconi”. Possiamo immaginare la presenza di gruppi giovanili molto attivi nelle prime comunità. Comunque sia i giovani sono esortati ad andare d’accordo con gli anziani, vestendosi di umiltà. Ma l’intera comunità viene esortata a “rivestirsi di umiltà”. E’ la “veste speciale” del sentire e pensare proprio dei poveri e degli umili. Il verbo “rivestitevi” richiama il grembiule del servizio, ad immagine di Gesù che “lava i piedi ai discepoli”. Rivestirsi dell’umiltà per il servizio è l’anima della fraternità
1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…
Quarto mistero della gioia: La presentazione di Gesù al Tempio
Dalla Prima Lettera di Pietro 5,6-11
6Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché vi esalti al tempo opportuno, 7riversando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. 8Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. 9Resistetegli saldi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondo. 10E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo Gesù, egli stesso, dopo che avrete un poco sofferto, vi ristabilirà, vi confermerà, vi rafforzerà, vi darà solide fondamenta. 11A lui la potenza nei secoli. Amen!
Riflessione
All’atteggiamento di umiltà corrisponde la consapevolezza di poter contare pienamente su Dio perché “ha cura di voi”. Pertanto “ogni preoccupazione” la si deve “gettare in Lui”. Questa piena fiducia in Dio però non toglie ai credenti il compito di stare in guardia attraverso la “sobrietà e la vigilanza”. Come mai? Il nemico terribile, il diavolo, è in agguato. L’immagine del leone ruggente è abbastanza eloquente. Di fronte al “leone che va in giro cercando chi divorare” non bisogna scappare, ma resistere. Non si fugge dalla situazione difficile, ma si mette in atto la coraggiosa resistenza, rimanendo “saldi nella fede”. Questo atteggiamento è sostenuto da una motivazione di solidarietà nei confronti dei fratelli sparsi nel mondo, i quali si trovano ad affrontare le medesime sofferenze. Pietro conclude con un augurio che vede Dio protagonista assoluto di un processo che è già in atto. Parte dalla vocazione per accompagnare la vita presente e futura dei credenti. Egli: “vi ristabilirà, vi confermerà, vi rafforzerà, vi renderà saldi”. Il passaggio attraverso la sofferenza e le prove non avviene dunque alla cieca, ma sotto la guida amorosa di Colui che vuole dare la “corona di gloria”. Ecco allora il rendimento di grazie: A Lui la potenza nei secoli. Amen
1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…
Quinto mistero della gioia: Gesù ritrovato nel Tempio
12Vi ho scritto brevemente per mezzo di Silvano, che io ritengo fratello fedele, per esortarvi e attestarvi che questa è la vera grazia di Dio. In essa state saldi! 13Vi saluta la comunità che vive in Babilonia e anche Marco, figlio mio. 14Salutatevi l’un l’altro con un bacio d’amore fraterno. Pace a voi tutti che siete in Cristo!
Riflessione
Ora Pietro torna a parlare in prima persona e spiega le ragioni che lo hanno indotto a scrivere la lettera: per incoraggiare e testimoniare. Ricorda i suoi collaboratori; Silvano e Marco, porge i saluti della sua comunità di Roma ed invita i fratelli delle chiese a cui la lettera è inviata a scambiarsi vicendevolmente “il bacio dell’amore fraterno”. Chiude augurando la pace, il biblico shalom di cui i credenti hanno fatto esperienza in Cristo. Pietro ci vuole comunicare che lo scopo della lettera è pastorale secondo due vie che camminano insieme: quella dell’incoraggiare, consolare ed esortare e quella del testimoniare, evidenziando un’esperienza viva della salvezza, non una semplice enunciazione teorica della passione di Cristo. Le comunità dell’Asia Minore, in comunione con la fraternità sparsa nel mondo, è sorretta ed incoraggiata a vivere l’esperienza della sofferenza come partecipazione alla morte e risurrezione del modello che è Cristo Signore.
Salve Regina
Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Litanie Lauretane
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà.
Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici.
Invocazioni alla SS. Trinità
Padre del Cielo, che sei Dio; Abbi pietà di noi
Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio; Abbi pietà di noi
Spirito Santo, che sei Dio; Abbi pietà di noi,
Santa Trinità, unico Dio; Abbi pietà di noi,
Litanie alla Madonna
Santa Maria, prega per noi
Santa Madre di Dio, prega per noi
Santa Vergine delle vergini, prega per noi
Madre di Cristo, prega per noi
Madre della Chiesa, prega per noi
Madre della divina grazia, prega per noi
Madre purissima, prega per noi
Madre castissima, prega per noi
Madre sempre vergine, prega per noi
Madre immacolata, prega per noi
Madre degna d’amore, prega per noi
Madre ammirabile, prega per noi
Madre del Buon Consiglio, prega per noi
Madre del Creatore, prega per noi
Madre del Salvatore, prega per noi
Madre di misericordia, prega per noi
Vergine prudentissima, prega per noi
Vergine degna di onore, prega per noi
Vergine degna di ogni lode, prega per noi
Vergine potente, prega per noi
Vergine clemente, prega per noi
Vergine fedele, prega per noi
Specchio della santità divina, prega per noi
Sede della Sapienza, prega per noi
Causa della nostra letizia, prega per noi
Tempio dello Spirito Santo, prega per noi
Tabernacolo dell’eterna gloria, prega per noi
Dimora tutta consacrata a Dio, prega per noi
Rosa mistica, prega per noi
Torre di Davide, prega per noi
Torre d’avorio, prega per noi
Casa d’oro, prega per noi
Arca dell’alleanza, prega per noi
Porta del cielo, prega per noi
Stella del mattino, prega per noi
Salute degli infermi, prega per noi
Rifugio dei peccatori, prega per noi
Consolatrice degli afflitti, prega per noi
Aiuto dei cristiani, prega per noi
Regina degli Angeli, prega per noi
Regina dei Patriarchi, prega per noi
Regina dei Profeti, prega per noi
Regina degli Apostoli, prega per noi
Regina dei Martiri, prega per noi
Regina dei confessori della fede, prega per noi
Regina delle Vergini, prega per noi
Regina di tutti i Santi, prega per noi
Regina concepita senza peccato originale, prega per noi
Regina assunta in cielo, prega per noi
Regina del santo Rosario, prega per noi
Regina della famiglia, prega per noi
Regina della pace, prega per noi.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, ascoltaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Preghiere di conclusione
Prega per noi, Santa Madre di Dio.
E saremo fatti degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo: Concedi ai tuoi figli, Signore Dio nostro, di godere sempre la salute del corpo e dello spirito, e, per la gloriosa intercessione di Maria santissima, sempre vergine, salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci alla gioia senza fine. Per Cristo nostro Signore.
Amen
Un Padre – Ave – Gloria secondo le intenzioni del Papa
3 Eterno riposo per i defunti