Santo Rosario > Misteri della gioia con la Seconda Lettera di Pietro
Inizio
Credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi
Signore, vieni presto in mio aiuto
Gloria al Padre….
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.
Primo mistero della gioia: L’annunciazione
Dalla Seconda Lettera di Pietro 2,1-3
1Ci sono stati anche falsi profeti tra il popolo, come pure ci saranno in mezzo a voi falsi maestri, i quali introdurranno fazioni che portano alla rovina, rinnegando il Signore che li ha riscattati. Attirando su se stessi una rapida rovina, 2molti seguiranno la loro condotta immorale e per colpa loro la via della verità sarà coperta di disprezzo. 3Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma per loro la condanna è in atto ormai da tempo e la loro rovina non si fa attendere.
Riflessione
Come ci sono stati i veri profeti, così ora ci sono falsi maestri. Essi riducono il vangelo a eresie e prese di posizione puramente ideologiche . Così facendo rinnegano il fatto principale del vangelo che è familiarità con il Signore che ha operato il vero riscatto, non a parole, ma con il sacrificio di sé. I cattivi maestri riducono spesso la fede a ragionamenti dottrinali e creano delle fazioni in mezzo alla comunità. Senza l’incontro vero con Gesù la fede si riduce a religione con esercizi di parole, prive di vita. E così la verità alla quale Pietro ha sempre richiamato non è più chiara e viene coperta di disprezzo. Questi falsi maestri esprimono un vero e proprio disprezzo nei confronti della vita cristiana secondo il vangelo. C’è di mezzo il rinnegamento dell’evento redentivo che si è realizzato nella carne umana. Ciò che conta per loro è il gusto di quel conflitto di idee che diventa motivo per ingaggiare inesauribili scontri e dedicare il proprio impegno a dimostrare l’errore altrui e condannare. E’ disprezzata la vita nuova secondo il vangelo e la prospettiva è quella di una rovina.
Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…
Secondo mistero della gioia: Maria fa visita alla cugina Elisabetta
Dalla Seconda Lettera di Pietro 2,4-6
4Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò in abissi tenebrosi, tenendoli prigionieri per il giudizio. 5Ugualmente non risparmiò il mondo antico, ma con altre sette persone salvò Noè, messaggero di giustizia, inondando con il diluvio un mondo di malvagi.
Riflessione
Ciò che all’autore di questa lettera preme mettere in evidenza è l’operare di Dio. Come opera Dio? Lo esprime attraverso tre esempi:
Primo esempio: “Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò negli abissi tenebrosi dell’inferno, serbandoli per il giudizio”. Gli angeli ribelli Dio li ha relegati in una prigione tenebrosa in vista del giudizio. La ribellione è stata trattata da Dio non in vista di una punizione, ma in modo tale da favorire il contesto nel quale la fedeltà degli angeli che obbediscono alla vocazione loro assegnata sia valorizzata; nell’espellere l’empietà, Dio opera in maniera tale da favorire una promozione dell’intenzione positiva che Egli persegue da sempre. Non è la punizione per la punizione, ma l’apertura per una nuova via.
Secondo esempio: “Se non risparmiò il mondo antico (il diluvio), ma tuttavia con altri sette salvò Noè, banditore di giustizia, mentre faceva piombare il diluvio su un mondo di empi”. C’è il riferimento al mondo antico nella catastrofe. Anche qui Dio rifiuta l’empietà e in quel contesto Noè diventa l’iniziatore di un’umanità, di una storia, di un mondo nuovi: un mondo corrispondente alla giustizia di Dio che in Noè scommette ancora sulla giustizia degli uomini.
1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…
Terzo mistero della gioia: La nascita di Gesù
Dalla Seconda Lettera di Pietro 2,6-8
6Così pure condannò alla distruzione le città di Sòdoma e Gomorra, riducendole in cenere, lasciando un segno ammonitore a quelli che sarebbero vissuti senza Dio. 7Liberò invece Lot, uomo giusto, che era angustiato per la condotta immorale di uomini senza legge. 8Quel giusto infatti, per quello che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, giorno dopo giorno si tormentava a motivo delle opere malvagie. Signore.
Riflessione
E poi c’è il terzo esempio: “Se condannò alla distruzione le città di Sòdoma e Gomorra, riducendole in cenere, ponendo un esempio a quanti sarebbero vissuti empiamente, Liberò invece Lot”, angustiato dal comportamento immorale di quegli scellerati. Quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta per tali ignominie”. Lot viene descritto dal maestro come un uomo che vive angosciato in un ambiente inquinato, perverso, corrotto. Egli, in quel contesto in cui il mondo, rappresentato simbolicamente da Sodoma e Gomorra, è abitato da un’iniquità perversa, capillare, strutturale, rappresenta il tormento del giusto. Ma l’opera di Dio incenerisce Sodoma e Gomorra, perché quell’esperienza del tormento del giusto sia l’inizio di un nuovo percorso di liberazione; è un nuovo modo di stare al mondo e di interpretare lo svolgimento integrale della storia umana. Questo è il modo di operare di Dio nella storia umana: affronta l’empietà in maniera tale da valorizzare quelle situazioni nuove di cui Lui stesso è il provocatore, il suscitatore, il creatore e che diventano principio di una novità che ha un’efficacia ampia, larga, capiente, universale.
1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio
Quarto mistero della gioia: Presentazione di Gesù al Tempio
Dalla Seconda Lettera di Pietro 2,9-10
9Il Signore dunque sa liberare dalla prova chi gli è devoto, mentre riserva, per il castigo nel giorno del giudizio, gli iniqui, 10soprattutto coloro che vanno dietro alla carne con empie passioni e disprezzano il Signore. Temerari, arroganti, non temono d’insultare gli esseri gloriosi decaduti.
Riflessione
Troviamo in questi versetti tanta serenità per coloro che non si accodano al male di questo mondo, ma seguono Dio. Egli li protegge e li sostiene nella prova, avendo come obiettivo la loro liberazione. Al contrario, chi persiste nell’iniquità, come i cattivi maestri, vanno incontro al castigo nel giorno del giudizio. Essi non seguono il Signore, ma le proprie passioni. E’ la loro stessa vita che disprezza il Signore e li fa diventare arroganti e temerari, pronti a giudicare tutti e tutto, perfino gli angeli. Essi, disprezzano il mondo, disprezzano la creazione; assumono un atteggiamento imperioso, autoritario, prepotente. Quanti cattivi maestri tengono cattedra ancora ai nostri tempi!
1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…
Quinto mistero della gioia: Gesù fra i dottori nel Tempio
Dalla Seconda Lettera di Pietro 2,11-14
11mentre gli angeli, a loro superiori per forza e potenza, non portano davanti al Signore alcun giudizio offensivo contro di loro. 12Ma costoro, irragionevoli e istintivi, nati per essere presi e uccisi, bestemmiando quello che ignorano, andranno in perdizione per la loro condotta immorale, 13subendo il castigo della loro iniquità. Essi stimano felicità darsi ai bagordi in pieno giorno; scandalosi e vergognosi, godono dei loro inganni mentre fanno festa con voi, 14hanno gli occhi pieni di desideri disonesti e, insaziabili nel peccato, adescano le persone instabili, hanno il cuore assuefatto alla cupidigia, figli di maledizione!
Riflessione
Gli angeli non hanno mai niente da recriminare contro gli uomini; non ci sarà mai un angelo che vorrà farci lo sgambetto. L’angelo è sempre operante per promuovere la nostra vocazione di creature umane; non porta mai alcun giudizio offensivo davanti al Signore. E invece i falsi maestri si permettono di giudicare e di condannare. Hanno da ridire perfino nei confronti degli angeli! Condannare e giudicare gli angeli significa essere critici con il funzionamento del mondo, l’ordine del creato e lo svolgimento della storia umana. Questi falsi maestri stimano felicità il piacere d’un giorno; sono tutta sporcizia e vergogna; si dilettano dei loro inganni mentre fan festa per adescare anime instabili, hanno un cuore rotto alla cupidigia”. E’ un’avidità che viene perseguita in maniera sistematica. Dove porta? Direttamente in quella direzione che ha tutte le caratteristiche di un precipizio in cui la vita si autodistrugge.
1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…
Salve Regina
Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Litanie Lauretane
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà.
Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici.
Invocazioni alla SS. Trinità
Padre del Cielo, che sei Dio; Abbi pietà di noi
Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio; Abbi pietà di noi
Spirito Santo, che sei Dio; Abbi pietà di noi,
Santa Trinità, unico Dio; Abbi pietà di noi,
Litanie alla Madonna
Santa Maria, prega per noi
Santa Madre di Dio, prega per noi
Santa Vergine delle vergini, prega per noi
Madre di Cristo, prega per noi
Madre della Chiesa, prega per noi
Madre della divina grazia, prega per noi
Madre purissima, prega per noi
Madre castissima, prega per noi
Madre sempre vergine, prega per noi
Madre immacolata, prega per noi
Madre degna d’amore, prega per noi
Madre ammirabile, prega per noi
Madre del Buon Consiglio, prega per noi
Madre del Creatore, prega per noi
Madre del Salvatore, prega per noi
Madre di misericordia, prega per noi
Vergine prudentissima, prega per noi
Vergine degna di onore, prega per noi
Vergine degna di ogni lode, prega per noi
Vergine potente, prega per noi
Vergine clemente, prega per noi
Vergine fedele, prega per noi
Specchio della santità divina, prega per noi
Sede della Sapienza, prega per noi
Causa della nostra letizia, prega per noi
Tempio dello Spirito Santo, prega per noi
Tabernacolo dell’eterna gloria, prega per noi
Dimora tutta consacrata a Dio, prega per noi
Rosa mistica, prega per noi
Torre di Davide, prega per noi
Torre d’avorio, prega per noi
Casa d’oro, prega per noi
Arca dell’alleanza, prega per noi
Porta del cielo, prega per noi
Stella del mattino, prega per noi
Salute degli infermi, prega per noi
Rifugio dei peccatori, prega per noi
Consolatrice degli afflitti, prega per noi
Aiuto dei cristiani, prega per noi
Regina degli Angeli, prega per noi
Regina dei Patriarchi, prega per noi
Regina dei Profeti, prega per noi
Regina degli Apostoli, prega per noi
Regina dei Martiri, prega per noi
Regina dei confessori della fede, prega per noi
Regina delle Vergini, prega per noi
Regina di tutti i Santi, prega per noi
Regina concepita senza peccato originale, prega per noi
Regina assunta in cielo, prega per noi
Regina del santo Rosario, prega per noi
Regina della famiglia, prega per noi
Regina della pace, prega per noi.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, ascoltaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Preghiere di conclusione
Prega per noi, Santa Madre di Dio.
E saremo fatti degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo: Concedi ai tuoi figli, Signore Dio nostro, di godere sempre la salute del corpo e dello spirito, e, per la gloriosa intercessione di Maria santissima, sempre vergine, salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci alla gioia senza fine. Per Cristo nostro Signore.
Amen
Un Padre – Ave – Gloria secondo le intenzioni del Papa
3 Eterno riposo per i defunti