Santo Rosario > Misteri della luce con la Prima Lettera di Pietro
Inizio
Credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi
Signore, vieni presto in mio aiuto
Gloria al Padre….
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.
Primo mistero della luce: Il Battesimo di Gesù
Dalla Prima Lettera di Pietro 3,1-2
1Allo stesso modo voi, mogli, state sottomesse ai vostri mariti, perché, anche se alcuni non credono alla Parola, vengano riguadagnati dal comportamento delle mogli senza bisogno di discorsi, 2avendo davanti agli occhi la vostra condotta casta e rispettosa.
Riflessione
Dopo l’esortazione ai servi, Pietro si rivolge alla famiglia, prima alle mogli e poi ai mariti. Il fatto che si rivolga alle donne fa intravedere una certa tensione con i mariti non credenti, ma ci sono anche tanti elementi positivi su cui Pietro fa leva perché la bella notizia del vangelo illumini la famiglia anche nelle avversità. Il primo elemento positivo sta nel carattere di queste donne, che, andando controcorrente, invece di seguire la religione dei mariti, si sono convertite e restano nella fede cristiana. Non sono delle “belle sottomesse”, ma forti nella fede da non farsi intimidire da niente e da nessuno. Il rapporto con i mariti pagani è sicuramente difficile, ma Pietro lo legge come un’occasione di grazia, come una missione, chiedendo alle spose cristiane di restare nella situazione difficile per amore di un bene più grande: “affinchè i mariti siano guadagnati alla fede”. Chiunque ama si sottomette spontaneamente al bene dell’altro. Così la moglie che ama il marito cerca il suo bene, coltivando la grande speranza di raggiungere insieme “l’eredità conservata nei cieli”. I loro mariti “non credono alla Parola”, sono “disobbedienti” alla Parola, al contrario delle loro mogli che sono “obbedienti alla Parola” e si nutrono di essa e la vivono. Essi hanno chiuso l’orecchio alla Parola, ma non sono da considerarsi perduti. C’è una via aperta: la testimonianza quotidiana delle mogli. Testimonianza senza parole. La Parola del vangelo parla nella vita delle mogli. Ed è l’unica via possibile di conversione in queste situazioni difficili!
Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…
Secondo mistero della luce: Gesù a Cana trasforma l’acqua in vino
Dalla Prima Lettera di Pietro 3,1-2
I vostri mariti vengano riguadagnati dal comportamento delle mogli senza bisogno di discorsi, 2avendo davanti agli occhi la vostra condotta casta e rispettosa.
Riflessione
Questa esortazione alle mogli declina dunque in ambito domestico, e nel modo più esplicito, la strategia enunciata nel capitolo precedente dove parlava di “condotta esemplare”, cioè “bella e attraente”, a tal punto da affascinare le persone con le quali si ha a che fare. D’altronde queste mogli erano benestanti e capaci di scelte forti, come l’avere abbandonato il paganesimo, nonostante i loro mariti pagani, e l’aver aderito alla fede cristiana, in nome della quale ora Pietro chiede di adottare la strategia della “sottomissione” per il bene e la conversione dei mariti. Ma che cosa può convertire i mariti? La loro “condotta casta e rispettosa”. Non si tratta della sola “purità sessuale”, ma della purezza totale, dell’anima e del cuore. La castità riguarda l’integrità e la fedeltà dei sentimenti, il comportamento onesto. E’ bellezza di una vita limpida, che ispira rispetto e venerazione.
1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…
Terzo mistero della luce: la presenza del regno di Dio
Dalla Prima Lettera di Pietro 3,3-4
3Il vostro ornamento non sia quello esteriore – capelli intrecciati, collane d’oro, sfoggio di vestiti – 4ma piuttosto, nel profondo del vostro cuore, un’anima incorruttibile, piena di mitezza e di pace: ecco ciò che è prezioso davanti a Dio.
Riflessione
Ecco l’argomento sulla moda femminile. Queste mogli a cui si rivolge Pietro erano benestanti e si potevano permettere una bella linea estetica del fisico. La lettera usa il metodo del contrasto, partendo dall’estetica del corpo per proporre una cura di bellezza integrale. Si parla dell’ornamento prima in negativo e poi in positivo. Il soggetto del negativo è l’ornamento, quello del positivo è l’uomo nascosto “nel profondo del cuore”. Dal piano delle “belle cose” (capelli, collane, vestiti) si passa a quello “dell’essere”, per dire che il vero ornamento non sta in ciò che s’indossa, ma in ciò che si è. Va coltivata una bellezza integrale che non si limiti all’aspetto fisico, né puramente alla cura dell’anima (istruzione, cultura, belle maniere), ma a quella che tocca l’intero comportamento e trasfigura tutta la persona. Il cuore indica la parte più intima e profonda. E’ la sede della coscienza dove sorgono i pensieri, i desideri e le decisioni. E’ lì che Dio guarda. Bisogna pertanto abbellire il cuore. Come? Mediante “l’incorruttibilità di uno spirito mite e pacifico”. Mitezza e pace: ecco i gioielli di una donna che vive la Parola. Non è solo questione di virtù umane, come un bel carattere femminile, ma di uno stile di vita imparato dalla Parola, da Gesù stesso “mite ed umile di cuore”. Anche ai servi Pietro aveva proposto l’esempio di Cristo “mite”. Alle donne la mitezza di Gesù viene proposta non in riferimento alla sofferenza, ma alla bellezza. In conclusione, lo Spirito Santo si può servire della bellezza integrale e totale delle mogli, derivante dalla “obbedienza alla Parola”, per convertire i mariti.
1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio
Quarto mistero della luce: La trasfigurazione di Gesù
Dalla Prima Lettera di Pietro 3,5-6
5Così un tempo si ornavano le sante donne che speravano in Dio; esse stavano sottomesse ai loro mariti, 6come Sara che obbediva ad Abramo, chiamandolo signore. Di lei siete diventate figlie, se operate il bene e non vi lasciate sgomentare da alcuna minaccia.
Riflessione
Il pensiero va alla “belle donne di una volta” che, a motivo della speranza riposta in Dio, hanno preferito adornare il cuore più che il fisico. Hanno coltivato una bellezza incorruttibile. Il loro modello è sempre valido. Le spose cristiane, guardando a queste “donne sante” sono invitate a coltivare “bellezza e santità”, non ritirandosi in eremo e conventi, ma stando in famiglia, accanto ai propri mariti, anche a quelli non credenti. Il prototipo di questa santità è Sara. Ella insegna una fede amante che non si lascia intimidire da niente e da nessuno. La vediamo accanto ad Abramo, l’eletto di Dio, colui che si distingue per la sua “obbedienza”. Egli è sposo credente accanto a Sara, sposa credente. Ambedue hanno vissuto in modo esemplare i valori dell’obbedienza e della fede sui quali Pietro insiste. E, mentre San Paolo presenta Abramo come “padre e modello dei credenti”, Pietro presenta Sara come “madre e modello delle donne credenti”, che non si lasciano intimidire nella prassi del bene. E’ un bel codice domestico di comportamento e di vita.
1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…
Quinto mistero della luce: L’istituzione dell’Eucaristia
Dalla Prima Lettera di Pietro 3,7
7Così pure voi, mariti, trattate con riguardo le vostre mogli, perché il loro corpo è più debole, e rendete loro onore perché partecipano con voi della grazia della vita: così le vostre preghiere non troveranno ostacolo.
Riflessione
L’esortazione ora è rivolta ai mariti, ma a quelli credenti. Non c’è bisogno di spendere molte parole. Si va subito all’essenziale, ricordando i loro doveri, come avere attenzione e riguardo alla moglie, la cui persona è paragonata ad un vaso più delicato e raffinato. La vita di coppia viene descritta come un “vivere insieme, un coabitare”. Vivono intensamente l’intima comunione sponsale, secondo la delicatezza ed il rispetto che deve caratterizzare la reciprocità dell’amore, consapevoli di essere “coeredi della grazia divina”, del fatto cioè che ci si salva insieme. Pertanto i mariti non sono padroni delle loro mogli, né superiori ad esse, ma compartecipi di un dono che va al di là delle loro capacità, ma che, nello stesso tempo, li coinvolge direttamente nella misteriosa corrente della vita. L’etica della tenerezza e del rispetto trova, in questo passo, la ragione più profonda, in una comunione sponsale all’insegna della vita, sia a livello di persone chiamate a generare, sia a livello spirituale in quanto partecipi della “eredità custodita nei cieli”. E così sono “custodi della vita” nella sua pienezza. Questo compito fa parte della loro vocazione. Nella dinamica del dono e della tenerezza trova pieno significato il tempo della preghiera. Per essa non si troverà ostacolo. La preghiera familiare è vista come massima espressione della dignità umana. E la presenza maschile è fondamentale. La preghiera è un bene prezioso che si nutre di etica e di relazioni autentiche, di vicendevole rispetto e tenerezza. Dio non ascolta preghiere soffocate da torti ed umiliazioni.
1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…
Salve Regina
Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Litanie Lauretane
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà.
Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici.
Invocazioni alla SS. Trinità
Padre del Cielo, che sei Dio; Abbi pietà di noi
Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio; Abbi pietà di noi
Spirito Santo, che sei Dio; Abbi pietà di noi,
Santa Trinità, unico Dio; Abbi pietà di noi,
Litanie alla Madonna
Santa Maria, prega per noi
Santa Madre di Dio, prega per noi
Santa Vergine delle vergini, prega per noi
Madre di Cristo, prega per noi
Madre della Chiesa, prega per noi
Madre della divina grazia, prega per noi
Madre purissima, prega per noi
Madre castissima, prega per noi
Madre sempre vergine, prega per noi
Madre immacolata, prega per noi
Madre degna d’amore, prega per noi
Madre ammirabile, prega per noi
Madre del Buon Consiglio, prega per noi
Madre del Creatore, prega per noi
Madre del Salvatore, prega per noi
Madre di misericordia, prega per noi
Vergine prudentissima, prega per noi
Vergine degna di onore, prega per noi
Vergine degna di ogni lode, prega per noi
Vergine potente, prega per noi
Vergine clemente, prega per noi
Vergine fedele, prega per noi
Specchio della santità divina, prega per noi
Sede della Sapienza, prega per noi
Causa della nostra letizia, prega per noi
Tempio dello Spirito Santo, prega per noi
Tabernacolo dell’eterna gloria, prega per noi
Dimora tutta consacrata a Dio, prega per noi
Rosa mistica, prega per noi
Torre di Davide, prega per noi
Torre d’avorio, prega per noi
Casa d’oro, prega per noi
Arca dell’alleanza, prega per noi
Porta del cielo, prega per noi
Stella del mattino, prega per noi
Salute degli infermi, prega per noi
Rifugio dei peccatori, prega per noi
Consolatrice degli afflitti, prega per noi
Aiuto dei cristiani, prega per noi
Regina degli Angeli, prega per noi
Regina dei Patriarchi, prega per noi
Regina dei Profeti, prega per noi
Regina degli Apostoli, prega per noi
Regina dei Martiri, prega per noi
Regina dei confessori della fede, prega per noi
Regina delle Vergini, prega per noi
Regina di tutti i Santi, prega per noi
Regina concepita senza peccato originale, prega per noi
Regina assunta in cielo, prega per noi
Regina del santo Rosario, prega per noi
Regina della famiglia, prega per noi
Regina della pace, prega per noi.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, ascoltaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Preghiere di conclusione
Prega per noi, Santa Madre di Dio.
E saremo fatti degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo: Concedi ai tuoi figli, Signore Dio nostro, di godere sempre la salute del corpo e dello spirito, e, per la gloriosa intercessione di Maria santissima, sempre vergine, salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci alla gioia senza fine. Per Cristo nostro Signore.
Amen
Un Padre – Ave – Gloria secondo le intenzioni del Papa
3 Eterno riposo per i defunti