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Santo Rosario > Misteri del dolore – Dalla 1 Lettera di San Giovanni Apostolo

Inizio

Credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

O Dio, vieni a salvarmi

Signore, vieni presto in mio aiuto

Gloria al Padre….
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.

Prima lettera di Giovanni

Introduzione

Destinatarie della Lettera sono le comunità che si richiamavano all’autorità del “discepolo amato”, situate nell’Asia Minore, nella regione di Efeso. Intorno al 90-100 d.C., quando l’autore rivolge loro la sua missiva, queste comunità avevano alle spalle alcuni decenni di vita cristiana, tanto che al loro interno è possibile operare una distinzione tra giovani e anziani. Egli scrive alla sua comunità per arginare una crisi dottrinale e disciplinare che la sta attraversando e ha già causato la defezione di una porzione di cristiani: “Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri. Infatti, se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma era necessario che si manifestasse che non tutti sono dei nostri” (1Gv 2,19).

  In questa situazione l’autore esorta con forza i fratelli e le sorelle a vivere nell’agàpe, così da realizzare la verità della fede cristiana, che si manifesta nella “comunione” all’interno della comunità. Di fronte al pericolo dell’inquinamento della fede e del raffreddamento della carità fraterna, la Lettera presenta il fondamento del messaggio cristiano: l’amore è la via maestra e regale per giungere alla comunione con Dio e con i fratelli, e così conoscere quel “Dio” che “è amore”.

Da questa Prima Lettera emergono soprattutto i seguenti temi: DIO È LUCE; DIO È GIUSTO; DIO È AMORE.

Primo mistero del dolore: La preghiera di Gesù al Getsemani

1Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita – 2la vita infatti si manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi. 

Riflessione

Il “Verbo della vita”, cioè Gesù Cristo, “era da principio”, cioè era già all’opera quale creatore al principio del mondo, in quanto Verbo eternamente preesistente (Gv 1,1). Lo scrittore si presenta subito come testimone oculare del “Verbo della vita” e ciò con la massima forza non solo per aver visto ma toccato con mano, cioè non si è trattato di una apparizione, ma di una realtà tangibile, qual è stata l’Incarnazione del Verbo. Visto, toccato con mano, ma con stupore, cioè contemplato quale fonte di luce e di vita. L’uso del plurale presenta la realtà di comunione della Chiesa in Cristo, con tutti gli altri testimoni oculari e, in particolare, con il gruppo qualificato degli apostoli. “E di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi”.

1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…

Secondo mistero del dolore: La flagellazione di Gesù

Dalla Prima Lettera di Giovanni 1, 3-4

3quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. 4Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena.

Riflessione

L’annuncio di Giovanni sta nella sua predicazione in perfetta unione con quella degli altri apostoli. La fonte dell’evangelizzazione è Cristo, ascoltato con le proprie orecchie e visto con i propri occhi. Questa dichiarazione, “noi lo annunciamo”, include i tre Vangeli sinottici e il quarto Vangelo. L’annuncio è rivolto ai lettori perché “siate in comunione con noi”, cioè con la Chiesa una, santa e apostolica, rifuggendo le deviazioni insinuate dai falsi maestri, che indeboliscono e alla fine determinano la rottura con la comunione della Chiesa. Si tratta di una comunione non fondata su di una appartenenza umana, ma di una comunione che viene da Dio per mezzo di Cristo. E’ la comunione dei figli di Dio nel “Figlio suo Gesù”, e perciò comunione di fratelli. Perché Giovanni scrive questa Lettera? L’intenzione dello scritto non è quella di attirare consensi, di aumentare le proprie file, di ottenere prestigio, ma è servizio d’amore, che, proprio nella comunione con la Trinità e gli altri fratelli di fede, trova “la pienezza della gioia ”.

1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…

Terzo mistero del dolore: L’incoronazione di spine di nostro Signore

Dalla Prima Lettera di Giovanni 1,5

5Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. 

Riflessione

Il messaggio udito da Cristo, dalla presenza del Verbo incarnato, è che Dio è Luce, cioè verità, santità, amore infinito. In lui non ci sono tenebre, oscurità, doppiezze, come Satana fece balenare ad Adamo ed Eva e continuamente fa balenare per portare gli uomini a dubitare di Dio e a ribellarsi a lui. Ecco il tema della Luce! Dio si è reso visibile in Gesù. Egli è Verità che ama la Luce e non l’oscurità, le tenebre. Al contrario, la Luce elimina e smaschera le tenebre. Chi è da Dio viene alla Luce e non si lascia guidare dalla menzogna. Lo Spirito Santo, poi, è Luce per la mente e calore per il cuore! La Lettura quotidiana della Parola di Dio illumina e fa veder la strada da percorrere, ma nello stesso tempo alimenta il desiderio di camminare su di essa.

1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…

Quarto mistero del dolore: Il viaggio di Gesù al Calvario

Dalla Prima Lettera di Giovanni 1,6

6Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. 

Riflessione

Non si può essere in comunione con Dio e nello stesso tempo accogliere le tenebre dell’errore e camminare in esse. Si è bugiardi quando si crede e si sostiene che, pur disobbedendo a Dio per obbedire al peccato, si cammina nella verità. Chi riconosce la verità, ma non opera nella verità, è bugiardo.
L’uso del plurale indica comunione, coinvolgimento e attestazione che anche Giovanni deve attendere alla sua salvezza. Giovanni non si sottrae alle parole di Gesù (Mt 24,13): “Chi persevererà sino alla fine, sarà salvato”. Con ciò ci vuole dire che non esiste la confermazione in grazia, cosicché si diventi immuni dal peccare. Esiste la confermazione, ma come attestazione ripetuta e continua dell’amore di Dio per ciascuno. Ogni giorno è necessario confermare l’adesione piena a Dio. E’ il senso della recita del Credo. Se ben recitato, il Credo diventa l’esame di coscienza quotidiano della nostra fedeltà.

1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…

Quinto mistero del dolore: Crocifissione, morte e sepoltura di Gesù

Dalla Prima Lettera di Giovanni 1,7

7Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.

Riflessione

Dio “è nella luce”, intendendo la luce come lo splendore della sua gloria espressa in Cristo vincitore della morte e del peccato. Camminare nella luce è camminare seguendo Cristo. Chi cammina nella luce è in comunione vera “gli uni con gli altri”, ed è purificato dalle tristi debolezze contratte con i peccati. Il peccato compiuto non è senza conseguenze perché non solo toglie la grazia (i peccati mortali) ma indebolisce (e qui giocano anche i peccati veniali diventati comportamento di vita) cosicché il peccatore si trova più debole di prima. Il Sangue di Cristo purifica il peccatore rendendolo più forte poiché non solo è Sangue di perdono, ma è pure Sangue di esempio, che commuove e muove al cambiamento di vita.

1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…

Salve Regina

Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Litanie Lauretane

Signore, pietà

Cristo, pietà

Signore, pietà.

Cristo, ascoltaci.

Cristo, esaudiscici.

Invocazioni alla SS. Trinità

Padre del Cielo, che sei Dio; Abbi pietà di noi

Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio; Abbi pietà di noi

Spirito Santo, che sei Dio; Abbi pietà di noi,

Santa Trinità, unico Dio; Abbi pietà di noi,

Litanie alla Madonna

Santa Maria, prega per noi

Santa Madre di Dio, prega per noi

Santa Vergine delle vergini, prega per noi

Madre di Cristo, prega per noi

Madre della Chiesa, prega per noi

Madre della divina grazia, prega per noi

Madre purissima, prega per noi

Madre castissima, prega per noi

Madre sempre vergine, prega per noi

Madre immacolata, prega per noi

Madre degna d’amore, prega per noi

Madre ammirabile, prega per noi

Madre del Buon Consiglio, prega per noi

Madre del Creatore, prega per noi

Madre del Salvatore, prega per noi

Madre di misericordia, prega per noi

Vergine prudentissima, prega per noi

Vergine degna di onore, prega per noi

Vergine degna di ogni lode, prega per noi

Vergine potente, prega per noi

Vergine clemente, prega per noi

Vergine fedele, prega per noi

Specchio della santità divina, prega per noi

Sede della Sapienza, prega per noi

Causa della nostra letizia, prega per noi

Tempio dello Spirito Santo, prega per noi

Tabernacolo dell’eterna gloria, prega per noi

Dimora tutta consacrata a Dio, prega per noi

Rosa mistica, prega per noi

Torre di Davide, prega per noi

Torre d’avorio, prega per noi

Casa d’oro, prega per noi

Arca dell’alleanza, prega per noi

Porta del cielo, prega per noi

Stella del mattino, prega per noi

Salute degli infermi, prega per noi

Rifugio dei peccatori, prega per noi

Consolatrice degli afflitti, prega per noi

Aiuto dei cristiani, prega per noi

Regina degli Angeli, prega per noi

Regina dei Patriarchi, prega per noi

Regina dei Profeti, prega per noi

Regina degli Apostoli, prega per noi

Regina dei Martiri, prega per noi

Regina dei confessori della fede, prega per noi

Regina delle Vergini, prega per noi

Regina di tutti i Santi, prega per noi

Regina concepita senza peccato originale, prega per noi

Regina assunta in cielo, prega per noi

Regina del santo Rosario, prega per noi

Regina della famiglia, prega per noi

Regina della pace, prega per noi.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, ascoltaci, o Signore.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

Preghiere di conclusione

Prega per noi, Santa Madre di Dio.

E saremo fatti degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo: Concedi ai tuoi figli, Signore Dio nostro, di godere sempre la salute del corpo e dello spirito, e, per la gloriosa intercessione di Maria santissima, sempre vergine, salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci alla gioia senza fine. Per Cristo nostro Signore.

Amen

Un Padre – Ave – Gloria secondo le intenzioni del Papa

3 Eterno riposo per i defunti

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