Santo Rosario > Misteri della gloria con la Prima Lettera di Giovanni
Inizio
Credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi
Signore, vieni presto in mio aiuto
Gloria al Padre….
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.
Primo mistero della gloria: Gesù risorge dai morti
Dalla Prima Lettera di Giovanni 1,8-10
8Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. 9Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. 10Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.
Riflessione
E’ superbia dire che si è raggiunto uno stato di impeccabilità, poiché “Tutti pecchiamo in molte cose”. La “gnosi trasgressiva” aveva la pretesa di non contrarre peccato con le sue trasgressioni contro la verità. Il peccato non è tuttavia una trappola da cui non si può uscire, poiché confessando a Dio con umiltà e dolore, nel sacramento della riconciliazione, la propria colpa incontra la sua misericordia. Il Signore “è fedele e giusto tanto da perdonarci”. Giovanni mentre afferma che “se diciamo” di non avere peccato inganniamo noi stessi; in più facciamo di Dio un bugiardo, poiché il comando di operare il dominio della carne, da lui richiesto, sarebbe dato con menzogna oppressiva, ma ciò non è vero. Dio ci vuole veramente liberi da ogni passione e vizio perché figli suoi. La parola “libero” in latino significa “figlio”. Chi ha la presunzione di non peccare e ragiona come gli gnostici, lo fa perché non si lascia guidare profondamente dalla“ parola” che salva.
Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…
Secondo mistero della gloria: Gesù ascende al cielo
Dalla Seconda Lettera di Pietro 1,3-4
Prima lettera di Giovanni – 2,1-2
1Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. 2È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Riflessione
L’espressione “figlioli miei” ha il significato di una generazione; non è semplice tenerezza. Le comunità alle quali si rivolge Giovanni non erano state evangelizzate in primis da lui, ma Giovanni vide, dopo l’esilio a Patmos, la necessità di una nuova azione evangelizzatrice. Si rivolge a loro per indicare la via della grazia in duplice direzione: la prima è quella di resistere al peccato; la seconda è quella di non disperare quando si sia caduti in esso. Perché? C’è chi ci perdona e ci difende: Gesù nostro avvocato presso Il Padre. Lo fa a buon titolo. Infatti Gesù è stato “vittima di espiazione per i nostri peccati”. Nell’ultima cena Gesù afferma: “per molti”. Giovanni precisa il fatto che “è morto” non solo per noi e per i nostri peccati, ma per tutti e per i peccati di tutto il mondo. Nella celebrazione eucaristica il sacerdote dice “per voi e per tutti”, e dice il vero. Il “per molti” è assolutamente legato al dolore di Gesù, che va compreso e da noi compartecipato nel vedere che tanti, purtroppo, annullano per se stessi la salvezza. Gesù dona la vita per tutti. Tanti però non l’accolgono.
1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…
Terzo mistero della gloria: La discesa dello Spirito Santo
Dalla Prima Lettera di Giovanni 2,3-6
3Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. 4Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. 5Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui. 6Chi dice di rimanere in lui, deve anch’egli comportarsi come lui si è comportato.
Riflessione
La virtù più specifica di Cristo è l’obbedienza alla volontà del Padre. Così senza l’obbedienza a Dio, la cui Parola suprema è Cristo non c’è salvezza: “Non chiunque mi dice: ‹Signore, Signore›, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”. Queste parole sono ineludibili, e vanno unite a queste altre: “Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero”. I comandamenti non sono altro che comandamenti d’amore, nessuno eccettuato sia che sia espresso in forma positiva, che in forma negativa. Il Vangelo di Giovanni presenta la indissolubile connessione tra amore a Cristo e obbedienza ai suoi comandamenti. La conoscenza e l’amore di Gesù sono veri se si traducono in osservanza della sua parola. La parola di Dio è rivelazione del suo amore e del comandamento d’amore. Chi è fedele a questa parola: “in lui l’amore di Dio è veramente perfetto”. “E’ veramente perfetto” perché c’inserisce nella via che fa entrare nell’infinito della perfezione dell’amore. Si rimane in lui solo nella misura dell’imitazione del suo comportamento”. I falsi maestri volevano vantarsi della perfezione basata sulla conoscenza della parola. Non basta. “Comportarsi come lui si è comportato” significa obbedire all’Amore .
1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio
Quarto mistero della gloria: Maria assunta al cielo
Dalla Seconda Lettera di Pietro 1,8-9
7Carissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto da principio. Il comandamento antico è la Parola che avete udito. 8Eppure vi scrivo un comandamento nuovo, e ciò è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno diradandosi e già appare la luce vera. 9Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre.
Riflessione
Giovanni non sta tracciando “un nuovo comandamento”, ma richiama “un comandamento antico” già ricevuto nella catechesi battesimale. Il comandamento antico è “Amerai il tuo prossimo come te stesso”, dove nel prossimo Gesù ha incluso anche i nemici e i persecutori. Eppure tale comandamento antico, ricevuto nella catechesi, ha la possibilità di arrivare ad essere nuovo. Il “comandamento nuovo” è “vero in Gesù e in coloro che l’hanno ricevuto”, poiché Gesù l’ha vissuto e lo ha dato ai suoi, e quindi è da vivere perché “è vero”. Inoltre il “comandamento nuovo” ora deve essere vissuto in quanto i credenti hanno già fatto un cammino intravvedendo la Luce. Prima avevano ancora velature di tenebre, ma ora esse si sono diradate in modo tale che già “appare la luce vera“. Ciò vuol dire che Cristo, conosciuto per dottrina ricevuta, ora è conosciuto anche per esperienza viva. “Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre”. I falsi cristiani sostenevano di essere nella luce e quindi di non vivere nelle tenebre, ma intanto erano arroganti e disprezzavano i fratelli fino alla durezza dell’odio; perciò le tenebre non si erano dissolte in loro, come pretendevano, ma infittite tanto da non vedere più la Luce. L’odio per il “ suo fratello” li denunciava come falsi. Si deve notare come Giovanni dica che realmente coloro che hanno ricevuto il Battesimo sono fratelli in Cristo, infatti dice: “suo fratello” e lo ripeterà più volte nella lettera. Tuttavia, Giovanni ha presente tutto il prossimo, tutti gli uomini poiché Cristo è “la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo”.
1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…
Quinto mistero della gloria: Maria Incoronata regina
Dalla Prima Lettera Di Giovanni 2,10-11
10Chi ama suo fratello, rimane nella luce e non vi è in lui occasione di inciampo. 11Ma chi odia suo fratello, è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.
Riflessione
Chi ama “suo fratello” rimane nella luce (Gv 6,12) poiché “non vi è in lui occasione di inciampo”. L’inciampo si stabilisce e si radica quando cade l’amore per il fratello, e ciò perché non si vive in Cristo, disprezzando l’obbedienza alla verità. Gesù vuole tutti salvi e non cessa di operare per questo e chi si perde lo è per colpa sua.
Chi odia “suo fratello” è nelle tenebre, accecato dalle tenebre e “non sa dove va”, non solo perché ha lasciato la via, che è Cristo, ma perché non sa, non apre gli occhi su dove sta andando, non pensa infatti all’orrore eterno verso il quale liberamente si sta dirigendo (Cf. At 1,25).
1 Padre nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre – Gesù mio…
Salve Regina
Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Litanie Lauretane
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà.
Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici.
Invocazioni alla SS. Trinità
Padre del Cielo, che sei Dio; Abbi pietà di noi
Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio; Abbi pietà di noi
Spirito Santo, che sei Dio; Abbi pietà di noi,
Santa Trinità, unico Dio; Abbi pietà di noi,
Litanie alla Madonna
Santa Maria, prega per noi
Santa Madre di Dio, prega per noi
Santa Vergine delle vergini, prega per noi
Madre di Cristo, prega per noi
Madre della Chiesa, prega per noi
Madre della divina grazia, prega per noi
Madre purissima, prega per noi
Madre castissima, prega per noi
Madre sempre vergine, prega per noi
Madre immacolata, prega per noi
Madre degna d’amore, prega per noi
Madre ammirabile, prega per noi
Madre del Buon Consiglio, prega per noi
Madre del Creatore, prega per noi
Madre del Salvatore, prega per noi
Madre di misericordia, prega per noi
Vergine prudentissima, prega per noi
Vergine degna di onore, prega per noi
Vergine degna di ogni lode, prega per noi
Vergine potente, prega per noi
Vergine clemente, prega per noi
Vergine fedele, prega per noi
Specchio della santità divina, prega per noi
Sede della Sapienza, prega per noi
Causa della nostra letizia, prega per noi
Tempio dello Spirito Santo, prega per noi
Tabernacolo dell’eterna gloria, prega per noi
Dimora tutta consacrata a Dio, prega per noi
Rosa mistica, prega per noi
Torre di Davide, prega per noi
Torre d’avorio, prega per noi
Casa d’oro, prega per noi
Arca dell’alleanza, prega per noi
Porta del cielo, prega per noi
Stella del mattino, prega per noi
Salute degli infermi, prega per noi
Rifugio dei peccatori, prega per noi
Consolatrice degli afflitti, prega per noi
Aiuto dei cristiani, prega per noi
Regina degli Angeli, prega per noi
Regina dei Patriarchi, prega per noi
Regina dei Profeti, prega per noi
Regina degli Apostoli, prega per noi
Regina dei Martiri, prega per noi
Regina dei confessori della fede, prega per noi
Regina delle Vergini, prega per noi
Regina di tutti i Santi, prega per noi
Regina concepita senza peccato originale, prega per noi
Regina assunta in cielo, prega per noi
Regina del santo Rosario, prega per noi
Regina della famiglia, prega per noi
Regina della pace, prega per noi.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, ascoltaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Preghiere di conclusione
Prega per noi, Santa Madre di Dio.
E saremo fatti degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo: Concedi ai tuoi figli, Signore Dio nostro, di godere sempre la salute del corpo e dello spirito, e, per la gloriosa intercessione di Maria santissima, sempre vergine, salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci alla gioia senza fine. Per Cristo nostro Signore.
Amen
Un Padre – Ave – Gloria secondo le intenzioni del Papa
3 Eterno riposo per i defunti