Chiesa Madre di Diamante

Ore 19.00: VIA CRUCIS con spunti di meditazione del Santo Padre

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VIA CRUCIS meditata (Omelia del Santo Padre di venerdì 27 marzo 2020 in Piazza San Pietro)

Introduzione

In questa Via Crucis vogliamo riflettere e pregare sulla passione e morte di Gesù che continua a rendersi presente nella storia del nostro mondo. Le sofferenze, le morti che stanno bussando alle porte di tante famiglie, nei reparti di tanti ospedali, nelle case di riposo e di cura di tante persone anziane o di tante persone segnate di disabilità sono ancora il “segno” della croce di Cristo che passa nelle città e nei paesi non come un “rito processionale”, ma come grido di dolore, di speranza e desiderio di salvezza. Gesù non è isolato sul Calvario. Egli entra nelle sofferenze dell’umanità e continua ad offrirle al Padre per la conversione del mondo intero. Ci accompagni, in questo cammino doloroso, la Vergine Maria, Madre di consolazione, ed interceda perché finisca presto la prova dolorosa che sta segnando la nostra terra.

I stazione: Gesù è condannato a morte

 Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

  Dal Vangelo secondo Marco (Mc 15,12-15)

 “Pilato replicò: «Che cosa farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?».  Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!».  Ma Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Allora essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!».  E Pilato, volendo dare soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.”

Lettore

«Venuta la sera» (Mc 4,35). Così inizia il Vangelo della tempesta sedata. Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi. Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti. Come quei discepoli, che parlano a una sola voce e nell’angoscia dicono: «Siamo perduti» (v. 38), così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme.

Preghiera

Signore Gesù aiutami, perché la mia vita non sia un continuo “lavarmi le mani”, uno scappare dalle situazioni e dalle persone scomode, ma anzi insegnami a sporcarmi le mani, ad assumermi le mie responsabilità, a vivere ciò che mi chiedi qui ed ora, nella mia famiglia, nel lavoro, nei rapporti, senza voler sempre fuggire lontano.

 Santa Madre deh! Voi fate  che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

II stazione: Gesù è caricato della croce

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo

 Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 27,31)

 “Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.”

Lettore

È facile ritrovarci in questo racconto. Quello che risulta difficile è capire l’atteggiamento di Gesù. Mentre i discepoli sono naturalmente allarmati e disperati, Egli sta a poppa, proprio nella parte della barca che per prima va a fondo. E che cosa fa? Nonostante il trambusto, dorme sereno, fiducioso nel Padre – è l’unica volta in cui nel Vangelo vediamo Gesù che dorme –. Quando poi viene svegliato, dopo aver calmato il vento e le acque, si rivolge ai discepoli in tono di rimprovero: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?» (v.40).

Preghiera

 Portare la croce non è semplice, Signore, e tu lo sai bene. Tante volte mi capita di ribellarmi davanti alla croce, di ribellarmi davanti all’ingiustizia, di ribellarmi quando le cose non vanno come ho deciso io. Signore Gesù, tu hai saputo accogliere la croce con amore, donami il Tuo cuore docile e fiducioso. Ti consegno ora tutte quelle situazioni che non sono andate come avevo programmato io e le accolgo insieme a Te. 

 Santa Madre deh! Voi fate  che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

III stazione: Gesù cade la prima volta

 Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Libro del Profeta Isaia (Is 53,1-5)

 “…Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori… Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità.”

Lettore

Cerchiamo di comprendere. In che cosa consiste la mancanza di fede dei discepoli, che si contrappone alla fiducia di Gesù? Essi non avevano smesso di credere in Lui, infatti lo invocano. Ma vediamo come lo invocano: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?» (v. 38). Non t’importa: pensano che Gesù si disinteressi di loro, che non si curi di loro. Tra di noi, nelle nostre famiglie, una delle cose che fa più male è quando ci sentiamo dire: “Non t’importa di me?”. È una frase che ferisce e scatena tempeste nel cuore. Avrà scosso anche Gesù. Perché a nessuno più che a Lui importa di noi. Infatti, una volta invocato, salva i suoi discepoli sfiduciati.

Preghiera

 Ti chiedo perdono, Signore, per tutte le volte che ti ho fatto soffrire. In un momento di silenzio ti consegno tutto ciò che ancora mi pesa, i momenti di caduta e le persone che ho ferito. 

 Santa Madre deh! Voi fate  che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

IV stazione: Gesù incontra la sua Santissima Madre

 Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

  Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2, 34-35)

“Simone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima».”

Lettore

La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità. Ci dimostra come abbiamo lasciato addormentato e abbandonato ciò che alimenta, sostiene e dà forza alla nostra vita e alla nostra comunità. La tempesta pone allo scoperto tutti i propositi di “imballare” e dimenticare ciò che ha nutrito l’anima dei nostri popoli; tutti quei tentativi di anestetizzare con abitudini apparentemente “salvatrici”, incapaci di fare appello alle nostre radici e di evocare la memoria dei nostri anziani, privandoci così dell’immunità necessaria per far fronte all’avversità.

Preghiera

 Quanto è importante l’amore di una madre per il proprio figlio. La tenerezza di Dio è proprio quello di un amore materno, che ti guarda, ti cura e ti protegge. Grazie Gesù per la maternità che hai messo nel cuore di ogni donna, vogliamo affidarti tutte quelle mamme che hanno il cuore trafitto, in particolare tutte quelle che soffrono per la perdita di un figlio.

 Santa Madre deh! Voi fate  che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

V stazione: Gesù aiutato dal Cireneo

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo,

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23,26)

 “Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.”

 Lettore:

 Con la tempesta, è caduto il trucco di quegli stereotipi con cui mascheravamo i nostri “ego” sempre preoccupati della propria immagine; ed è rimasta scoperta, ancora una volta, quella (benedetta) appartenenza comune alla quale non possiamo sottrarci: l’appartenenza come fratelli.

Preghiera

Signore, grazie per tutti coloro che hanno il coraggio di prendere il peso di qualcuno che soffre. Spesso chi è oppresso da pesi insopportabili ha solo bisogno di essere ascoltato. Apri le mie orecchie e il mio cuore all’ascolto e rendilo pieno di preghiera. 

 Santa Madre deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

VI stazione: Gesù incontra la Veronica

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 Dal Libro del Profeta Isaia  (Is 52, 2-3)

 “Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi… Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia.”

Lettore

«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Signore, la tua Parola stasera ci colpisce e ci riguarda, tutti. In questo nostro mondo, che Tu ami più di noi, siamo andati avanti a tutta velocità, sentendoci forti e capaci in tutto. Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta. Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato. Ora, mentre stiamo in mare agitato, ti imploriamo: “Svegliati Signore!”.

Preghiera

Quanti volti ho già incontrato nella mia vita. Signore, Ti ringrazio, perché mi hai amato così tanto, da donarmi persone che si prendessero cura di me gratuitamente. Oggi anch’io, come la Veronica voglio andare ad asciugare tanti volti, ad aiutare i fratelli, ma soprattutto aiutami a rendere ogni incontro speciale, ché io possa, attraverso l’altro, vedere Te. 

 Santa Madre deh! Voi fate  che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

VII stazione: Gesù cade la seconda volta

 Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo,

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 Dalla prima lettera di San Pietro apostolo (2,22-24)

 “Egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca, oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia.

Lettore

«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Signore, ci rivolgi un appello, un appello alla fede. Che non è tanto credere che Tu esista, ma venire a Te e fidarsi di Te. In questa Quaresima risuona il tuo appello urgente: “Convertitevi”, «ritornate a me con tutto il cuore» (Gl 2,12). Ci chiami a cogliere questo tempo di prova come un tempo di scelta. Non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore, e verso gli altri.

Preghiera

Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia.”

 Signore Gesù dopo ogni ricaduta, aiutami ad invocare l’aiuto dello Spirito Santo, perché mi prenda per mano e mi risollevi ancora una volta. Con la fiducia di un bambino voglio abbandonarmi a Te e insieme a Te voglio ricominciare sempre con speranza e forza di volontà. 

 Santa Madre deh! Voi fate  che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

VIII stazione: Gesù incontra le pie donne

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23,27-29)

“Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù voltandosi verso le donne, disse: «Figlie  di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato»”

Lettore

E possiamo guardare a tanti compagni di viaggio esemplari, che, nella paura, hanno reagito donando la propria vita. È la forza operante dello Spirito riversata e plasmata in coraggiose e generose dedizioni. È la vita dello Spirito capace di riscattare, di valorizzare e di mostrare come le nostre vite sono tessute e sostenute da persone comuni – solitamente dimenticate – che non compaiono nei titoli dei giornali e delle riviste né nelle grandi passerelle dell’ultimo show ma, senza dubbio, stanno scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia: medici, infermiere e infermieri, addetti dei supermercati, addetti alle pulizie, badanti, trasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, religiose e tanti ma tanti altri che hanno compreso che nessuno si salva da solo.

Preghiera

Quanta grazia, Signore, hai profuso nel mondo attraverso le donne: per molti secoli sono state considerate poco più di niente, ma Tu già duemila anni fa hai attribuito loro la stessa dignità degli uomini. Ti prego, perché ogni donna comprenda quanto è preziosa ai Tuoi occhi, trascorra più tempo a curare la sua bellezza interiore che quella esteriore.

Santa Madre deh! Voi fate  che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

IX stazione: Gesù cade la terza volta

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Libro del Profeta Isaia (Is 53,7-12)

“Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Egli ha consegnato se stesso alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori.”

Lettore:

Davanti alla sofferenza, dove si misura il vero sviluppo dei nostri popoli, scopriamo e sperimentiamo la preghiera sacerdotale di Gesù: «che tutti siano una cosa sola» (Gv 17,21). Quanta gente esercita ogni giorno pazienza e infonde speranza, avendo cura di non seminare panico ma corresponsabilità. Quanti padri, madri, nonni e nonne, insegnanti mostrano ai nostri bambini, con gesti piccoli e quotidiani, come affrontare e attraversare una crisi riadattando abitudini, alzando gli sguardi e stimolando la preghiera. Quante persone pregano, offrono e intercedono per il bene di tutti. La preghiera e il servizio silenzioso: sono le nostre armi vincenti.

Preghiera

 Compiere la Tua volontà non è sempre facile. Tu chiedi molto all’uomo, perché sai che può dare tanto; non gli dai mai una croce che egli non sia in grado di portare. La gratuità del perdono superi la mia disperazione e non mi faccia arrendere: ché io abbia sempre chiara la meta, cioè correre verso di Te a braccia aperte.

Santa Madre deh! Voi fate  che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

X stazione: Gesù è spogliato e abbeverato di fiele

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo,

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19,23-24)

 “I soldati poi…, Presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cucitura, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca.”

Lettore:

«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». L’inizio della fede è saperci bisognosi di salvezza. Non siamo autosufficienti, da soli; da soli affondiamo: abbiamo bisogno del Signore come gli antichi naviganti delle stelle. Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite. Consegniamogli le nostre paure, perché Lui le vinca. Come i discepoli sperimenteremo che, con Lui a bordo, non si fa naufragio. Perché questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte. Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, perché con Dio la vita non muore mai.

Preghiera

Signore, non farmi diventare come quei soldati che si spartirono le Tue vesti e tirarono a sorte per ottenere la tua tunica, ma aiutami a lottare perché ciascun essere umano possa sentirsi realmente tale, e perché, con i miei atteggiamenti non prevarichi sugli altri.

Santa Madre deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

XI stazione: Gesù è inchiodato alla croce

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo,

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23,33-34)

 “Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».”

Lettore:

Il Signore ci interpella e, in mezzo alla nostra tempesta, ci invita a risvegliare e attivare la solidarietà e la speranza capaci di dare solidità, sostegno e significato a queste ore in cui tutto sembra naufragare. Il Signore si risveglia per risvegliare e ravvivare la nostra fede pasquale. Abbiamo un’ancora: nella sua croce siamo stati salvati. Abbiamo un timone: nella sua croce siamo stati riscattati. Abbiamo una speranza: nella sua croce siamo stati risanati e abbracciati affinché niente e nessuno ci separi dal suo amore redentore.

Preghiera

 Ti ringrazio Gesù per il Tuo amore senza Misura. Chi sarei oggi se Tu non mi avessi salvato?  Per ogni volta che scelgo il male, perdonami Signore. Per ogni volta che mi arrabbio e non perdono, perdonami Signore. Per ogni volta che non ho fiducia in Te, perdonami Signore. Per ogni volta che giudico e critico, perdonami Signore. Per ogni volta che sono sporco e negativo nei pensieri, perdonami Signore. Per ogni volta che mi lascio dominare dalla paura, perdonami Signore. Per ogni indifferenza verso gli altri, perdonami Signore. Per ogni egoismo, perdonami Signore. Per ogni volta che cerco me stesso invece che Te, perdonami Signore.

Santa Madre deh! Voi fate  che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

XII stazione: Gesù muore in croce

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19,26-30)

 “Gesù vide sua madre e, accanto a lei il discepolo preferito. Allora disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre». Da quel momento il discepolo la prese a casa sua. Sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse, per adempiere la scrittura: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno d’aceto; posero perciò una spugna imbevuta d’aceto in cima ad una canna e gliela accostarono alla bocca. E, dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, emise lo spirito.”

Preghiera

In mezzo all’isolamento nel quale stiamo patendo la mancanza degli affetti e degli incontri, sperimentando la mancanza di tante cose, ascoltiamo ancora una volta l’annuncio che ci salva: è risorto e vive accanto a noi. Il Signore ci interpella dalla sua croce a ritrovare la vita che ci attende, a guardare verso coloro che ci reclamano, a rafforzare, riconoscere e incentivare la grazia che ci abita. Non spegniamo la fiammella smorta (cfr Is 42,3), che mai si ammala, e lasciamo che riaccenda la speranza.

Santa Madre deh! Voi fate  che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

XIII stazione: Gesù è deposto dalla croce

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 15,43-46)

 “Giuseppe di Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù.  Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo.  Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe.  Egli, allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia.”

Lettore:

Abbracciare la sua croce significa trovare il coraggio di abbracciare tutte le contrarietà del tempo presente, abbandonando per un momento il nostro affanno di onnipotenza e di possesso per dare spazio alla creatività che solo lo Spirito è capace di suscitare. Significa trovare il coraggio di aprire spazi dove tutti possano sentirsi chiamati e permettere nuove forme di ospitalità, di fraternità, e di solidarietà. Nella sua croce siamo stati salvati per accogliere la speranza e lasciare che sia essa a rafforzare e sostenere tutte le misure e le strade possibili che ci possono aiutare a custodirci e custodire. Abbracciare il Signore per abbracciare la speranza: ecco la forza della fede, che libera dalla paura e dà speranza

Preghiera:

 La tua morte, o Signore, ha portato eventi disastrosi: la terra ha tremato, le pietre si sono spaccate, i sepolcri aperti, il velo del tempio squarciato. Nei momenti in cui non sento la Tua voce, nei momenti in cui penso di essere rimasto solo, riportami, o Maestro, a quel Venerdì Santo, quando tutto sembrava perduto, quando tardi il centurione riconobbe la Tua appartenenza al Padre. In quei momenti possa il mio cuore non chiudersi all’amore e alla speranza e la mia mente ricordare che ogni Venerdì Santo ha la sua Pasqua di Resurrezione. 

 Santa Madre deh! Voi fate  che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

XIV stazione: Gesù è posto nel sepolcro

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19,41-42)

“Nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù.”

Lettore

«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Cari fratelli e sorelle, da questo luogo, che racconta la fede rocciosa di Pietro, stasera vorrei affidarvi tutti al Signore, per l’intercessione della Madonna, salute del suo popolo, stella del mare in tempesta. Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo scenda su di voi, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi. Però Tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta. Ripeti ancora: «Voi non abbiate paura» (Mt 28,5). E noi, insieme a Pietro, “gettiamo in Te ogni preoccupazione, perché Tu hai cura di noi” (cfr 1 Pt 5,7).

Preghiera

 Quanta pace e serenità mi ha sempre ispirato il sepolcro in cui il Tuo corpo è stato deposto! Non ho mai avuto paura di quel posto, perché sapevo che era solo temporaneo … come tutti i luoghi della terra, nei quali noi siamo solo di passaggio. Nonostante le tante difficoltà, le mille paure, le incertezze, ogni giorno mi stupisco di quanto sia bello vivere. E se già questa vita terrena mi rende felice, quanto grande sarà la felicità nel Regno dei Cieli! Signore, possa il mio operato essere tutto a Tua gloria, in attesa dell’eternità. 

Santa Madre deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

Preghiera finale

 Ti adoro, o Croce Santa, che fosti ornata del Corpo Sacratissimo del mio Signore, coperta e tinta del Suo Preziosissimo Sangue. Ti adoro, mio Dio, posto in croce per me. Ti adoro, o Croce Santa, per amore di Colui che è il mio Signore. Amen.

Un Padre – Ave – Gloria secondo le intenzioni del Papa

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