8 luglio 2021
Il perdono è faticoso, ma va fatto. Va pure riconosciuto che quanti sono sembrati un ostacolo nella nostra vita, a qualcosa di buona per la nostra crescita saranno serviti. E per questo bisogna ringraziare. Nel testamento spirituale di Santa Bernadette si legge: “Grazie ai gendarmi che mi hanno presa per pazza, grazie ai genitori che non ci hanno capito niente, grazie alla superiora perché nel convento di clausura pensava che io fossi una privilegiata e mi derideva e mi offendeva”. E poi quando c’è qualche ferita in noi non ci aiuta “metterci una pietra sopra”. Così non scompare, ma riappare. E’ necessario guardarla in faccia, riconoscerla, cercare di capire che cosa è successo e perché qualcuno non ci ha trattato bene; da qui è necessario non odiare, ma lottare per perdonare e, magari, ringraziare perché ci è servito a qualcosa, magari a farci crescere.