Ieri, domenica delle Palme, molti battezzati hanno celebrato nelle loro case l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Egli ha sempre amato la casa come luogo d’incontro e di salvezza. Mi vengono in mente la casa di Zaccheo e quella di Marta, Maria e Lazzaro a Betania. Gesu dice a Zaccheo:”scendi, oggi devo fermarmi a casa tua”. Qui i due si parlano e si ascoltano e Zaccheo viene perdonato: “oggi la salvezza è scesa in questa casa”. A Betania, i tre e Gesù con i discepoli, fanno esperienza di accoglienza, di ascolto e risurrezione: Gesù è l’amico di famiglia. La crisi sanitaria che stiamo vivendo ci induce a considerare e vivere le nostre case in questa direzione: luogo dove si celebra e si vive la salvezza. Tutti insieme, genitori e figli, in ascolto, in preghiera, in dimensione di offerta del proprio sacrificio unito a quello di Cristo. E non può mancare l’operosità: ognuno a servizio dell’altro. Ma chi è il sacerdote di casa,? Tutti i membri della famiglia. Grazie al battesimo, infatti, partecipano al sacerdozio di Gesù. È il momento d’imparare ed esercitarsi a viverlo. Ovviamente non può essere solo un fatto delle emergenze. Deve poter essere normale, così come avveniva nelle prime comunità cristiane