6 luglio 2021
Se qualcuno ci ha fatto del male, scatta la rabbia, l’odio, l’allontanamento. Il primo passaggio da fare è quello di cercare di capire perché quella persona si è comportata male. E’ scattato in quella persona qualcosa che ha scatenato un’azione sbagliata. Guardiamo noi stessi, quando ci comportiamo male con qualcuno. Che cosa ci succede, perché ci succede? C’è qualcosa dentro di noi che ci fa reagire male nei confronti degli altri. C’è un malessere in noi. Capire non vuol dire giustificare. Il male è male. Il peccato è peccato. Non si può far finta di nulla. Anche Gesù si è trovato di fronte a peccatori. Non ha detto loro che non era niente ciò che avevano fatto. Vede il loro peccato, lo ascolta, lo assume su di sé, ma ama i peccatori perché sono persone e vanno messe nelle condizioni di poter cambiare. Nel loro essere sono persone sacre. E se sono diventate “brute e brutte” a causa dei loro errori, se capiti, se amati, possono ritornare ad essere “vivi”, “liberi” e capaci di bene, E’ la storia di Zaccheo, della Maddalena, del figliol prodigo. Santa Maria Goretti, una ragazza di 11 anni, resiste ad un tentativo di violenza sessuale da parte di Alessandro Serenelli. Non cede, ma viene ferita mortalmente e poi muore nel 1902. Il suo uccisore, a seguito del perdono ricevuto da lei in punto di morte, si convertì e, dopo aver scontato 27 anni di carcere, svolto lavori di fatica, chiede ed ottiene il perdono dalla madre della vittima.