1Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 2Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
3«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
5Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
Riflessione
Mi piace pensare e descrivere questa giornata solenne come pienezza di luce, armonia di suoni e di canti, diversità e delicatezza di profumi. Ho nella memoria l’armonia delle campane suonate a festa e le note solenni e maestose che fuoriescono da organi a canne. Il contrasto è con l’oscurità, col chiasso e il frastuono di rumori, col putridume e la muffa del male e, in questo periodo, soprattutto con la tristezza a causa del Covid che sta flagellando il mondo. I Santi sono come “stelle” che brillano nel firmamento della nostra vita e che c’incantano se riusciamo ad alzare la testa e guardare con occhi limpidi e desiderosi di bellezza. Vedete, i santi sono tutti coloro che, grazie al battesimo, vivono realmente l’essere figli di Dio. Essi non fanno altro che permettere a questo Padre, il Santo dei Santi, di entrare totalmente nella propria vita e lasciarsela trasformare. Non è nostra la santità! Saremmo superbi e, di fatto, negheremmo il bisogno della fonte di Vita che è Lui. La santità è Dio. Egli la vuole esprimere e rendere visibile in tutti i suoi figli. A noi il compito di dirgli “sì” e di agire di conseguenza. Le beatitudini esprimono la passività dell’uomo e l’attività di Dio: “beati….perchè saranno…”. Dio si rende presente nei nostri limiti ed insufficienze e li trasforma; rende positiva e riempie con la sua presenza la nostra povertà in spirito, dà senso alle nostre lacrime, ai desideri di giustizia, di misericordia, di pace, di purezza nel cuore. Mi sta a cuore comunicare agli adulti il bisogno di “effondere” nell’animo dei bambini e dei ragazzi e dei giovani il profumo della santità che il Padre ha effuso in noi e in loro. Guardiamo oggi allo Spirito Santo che continua ad accompagnare uomini e donne, bambini, ragazzi e giovani, perché sul modello per eccellenza che è Gesù, il Figlio obbediente, facciano di tutto perché la santità di Dio diventi operosa in loro. Abbiamo davanti a noi santi come Francesco di Paola, Francesco di Assisi, Chiara, Giovanni Bosco, Domenico Savio, Madre Teresa di Calcutta, Giovanni Paolo II, P.Pio , ma anche tanti ragazzi e ragazze del nostro tempo. Ricordate il beato Carlo Acutis; ma ancora Nennolina, Chiara Luce Badano, e tantissimi altri che Papa Francesco chiama i santi “della porta accanto”. E’ quella fatta di “piccoli gesti” e di “pensieri e parole” coerenti con la fede nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo. In loro splende la Luce, l’Amore, la Bellezza di Dio. Che splenda anche in noi.