Chiesa Madre di Diamante

Tre menzogne

12 gennaio 2021 > le tre menzogne del serpente

Il secondo livello del contenuto dell’inganno/menzogna è quello del disprezzo di sé. Assume varie forme, ma la radice sta sempre in questo cattivo pensiero su se stessi. Torniamo al testo di Genesi 3. Le menzogne emesse dal serpente sono tre: 1) malinteso creato ad arte sul divieto di tutti gli alberi; 2) l’ipotesi assurda di poter diventare come Dio; 3) molto subdola: “non morirete affatto! Anzi Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene ed il male”. Dove sta l’inganno?  Voi potete diventare come Dio; però dovete diventare altro perché ora siete insufficienti, incompiuti, inferiori. Siete uno scarto. Così come siete non va bene. E allora? Diventare come Dio che significa? Non essere più se stessi, diventare altro. L’uomo così viene lanciato verso un’ipotesi di esistenza irreale. Gli si pianta nell’anima l’insoddisfazione verso di sé. E più tende a quella bellezza falsata, più odia se stesso. Qui sta la questione! Siamo delusi di noi stessi, ma in nome di che cosa? In nome di un’aspettativa assurda. E’ come se avessimo qualcuno con un coltello piantato alla nostra schiena che ci dice: Cambia! Non va bene! Fai schifo. E vagli a dire all’uomo che il Dio vero ha preso la forma di un crocifisso, che non è un vincente, che non è bellissimo, realizzato al massimo livello. E’ debole, fragile rifiutato. E la sua qualità non è la vittoria, ma la misericordia…Vagli a dire al tuo cuore che le tue insufficienze ti faranno conoscere la pazienza di Dio e ti renderanno misericordioso. Diventare come Dio è possibile nella misura in cui ti lasci amare nella tua povertà, nella tua insufficienza… Nel nostro cuore c’è uno spiffero freddo di rifiuto di noi stessi, impastato di assolutizzazione di ammarezza. Questa è la menzogna che genera le paure.

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